Calcio Totale Racconta

Adriano, Ronaldo e quel 14 agosto nel destino!

di Claudio Ruggieri

Foto di Alex Carvalho/AGIF

Pubblicato il 04/01/2022

Una data indimenticabile per tutti i tifosi dell'Inter e anche per Adriano che decide di presentarsi così al Bernabeu. A modo suo, con una cannonate su punizione

Adriano Leite Ribeiro, brasiliano, professione: ex attaccante.Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, per tutti solo Cristiano Ronaldo, o CR7, come preferite. Due giocatori completamente diversi, due storie opposte, ma con una data nel loro destino. Quale? Quella di oggi, 14 agosto.

14 agosto 2001, si gioca un’amichevole di prestigio tra Real Madrid e Inter. Partita d’agosto con una temperatura bollente. L’allora tecnico nerazzurro Cuper, decide di aggregare in prima squadra un ragazzo brasiliano di 19 anni, tal Adriano, un carrarmato dalla buona tecnica individuale, almeno così dicono in Brasile. Entra in campo all’84esimo al posto di Christian Vieri. A pochi minuti dal termine punizione per l’Inter a ridosso dell’area di rigore madrilena. Materazzi vorrebbe battere la punizione, Seedorf e Cuper decidono però di affidare quel tiro al ragazzone brasiliano che calcia di sinistro. Ed anche molto bene.

Una luce, un bagliore al Bernabeu. Un tiro potentissimo che si insacca sotto il sette alle spalle di un Casillas letteralmente sorpreso dalla “bomba” del brasiliano. E’ l’inizio della storia di Adriano, l’Imperatore per i tifosi dell’Inter, un mix di potenza e tecnica, sgretolato da un carattere poco reattivo dinanzi alle tragedie. La morte del padre, infatti, è stata la mazzata definitiva nella carriera del brasiliano che non è mai riuscito ad arrivare nell’Olimpo dei grandi del calcio mondiale.

14 agosto 2002, un anno dopo l’exploit di Adriano, debutta in Champions League un giovanissimo Cristiano Ronaldo. Preliminare tra Inter e Sporting Lisbona, i portoghesi a quindici minuti dal termine lanciano il giovane talento lusitano che in patria fa già parlare di sé. Nessun acuto quel giorno ma la storia sarà scritta durante il corso degli anni.

Il giorno dopo, il quotidiano portoghese Record, scriveva queste parole: “Segnatevi il nome di questo ragazzo. È veloce, ha un grande dribbling e sa sempre dov’è la porta”.

Mai parole furono più vere

Il rapporto tra Cristiano Ronaldo e la Champions League è molto stretto: con 131 gol, il fuoriclasse della Juventus è il cannoniere della storia della competizione europea più importante. Non solo, Ronaldo ha vinto ben 5 Champions, una con il Manchester United e quattro con il Real Madrid. Una storia infinita per un campione che ancora oggi, a 35 anni, continua a fare la differenza.

di Claudio Ruggieri

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