Sorridente, commosso, felice e inquieto. Spalletti
è un mix di emozioni al termine della partita. Un uomo sereno per aver
conquistato il terzo scudetto della storia del Napoli. Si è gustato ogni
singolo momento, ogni singolo frame dopo il triplice fischio. La festa con la squadra nello
spogliatoio e l’accoglienza dei giornalisti in sala stampa.
Il Napoli ha vinto lo scudetto con il sesto monte
ingaggi della Serie A, un’impresa che non era nemmeno contemplata ad agosto,
quando gli azzurri hanno rinunciato a diversi big. Il pensiero non poteva che
andare alla programmazione della società.
"Stasera volevo essere buono, quello che è il lavoro che
ha fatto la società fa giurisprudenza, fa vedere a tutti come bisogna lavorare
in maniera seria, corretta, questa società se c'è riuscita gli vanno fatti i
complimenti. Ha costruito una buona squadra, che ha tutti i criteri e la
fisionomia della squadra che può rivincere e si può ancora migliorare. Per il
tempo dei confronti non mi interessa, è il contesto dove nasci che fa la
differenza".
Sul futuro prossimo il presidente De
Laurentiis ha detto ai giornalisti di voler proseguire con il tecnico toscano.
La risposta di Spalletti, seppur con un sorriso, smorza gli entusiami: "Il
presidente dovrà venirlo a dire a me, non a voi (ride ndr). Lui dice che adesso vuole vincere la Champions League. Ma così casca sempre in piedi perché spara sempre alto. Quest'anno nessuno ci metteva nelle prime quattro".
di
Mario Lorenzo Passiatore