Ha vissuto un incubo con l’ultimo scandalo
calcioscommesse che ha travolto il nostro movimento nel lontano 2015. Finì
persino in carcere prima di essere assolto e poi condannato a sei mesi per
omessa denuncia. Anche in quel caso si attivò un circuito mediatico
pesantissimo intorno ai calciatori.
Le notizie sembravano anticipare persino
le carte della procura. Un film già visto che si è ripetuto in questi giorni
con i casi Fagioli, Tonali, e Zaniolo finiti sotto i riflettori dei media per
le deposizioni di Fabrizio Corona.
"Inutile
dare giudizi adesso, con le indagini ancora in corso, io ho vissuto una
situazione simile, nella quale i giornali lanciavano notizia prima ancora che
ne venissi a conoscenza io o il mio avvocato, qualcosa di inconcepibile ma che
puntualmente avviene. Oggi è Corona, anni fa un giornalista”.
Poi ha proseguito il suo sfogo nel corso dell’intervista
rilasciata in queste ore a TVplay. "Bisogna porre un freno a queste soffiate, anche
perché quando il tuo nome finisce sul giornale diventi immediatamente colpevole
per l'opinione pubblica e certe etichette poi è difficile togliersele, anche
dopo l'assoluzione. Sono situazioni che poi influiscono sul campo, la squadra
può reagire mostrando maggiore unità, ma di certo si tratta di pensieri in più
nella testa dei calciatori".
di
Mario Lorenzo Passiatore