E’ finita
la partita contro l’Inter ed è cominciata un’altra gara a microfoni accesi. E’
il solito Mou dell’ultimo periodo: carico, sfrontato e senza peli sulla lingua.
Dopo l’ultimo sfogo post Monza contro il direttore di gara, ci sono state una
serie di opinioni nei confronti del tecnico portoghese. Da ex calciatori,
allenatori e addetti ai lavori. Le parole di Renzo Ulivieri, presidente
dell'assoallenatori, non sono andate giù a Mou che, senza menzionarlo, ha
replicato duramente in conferenza stampa. Punte di veleno che riguardano storie
passate.
"Dei
miei colleghi non voglio parlare, non ho nessun problema personale con nessuno
di loro, non sarebbe corretto da parte mia. Critiche per l’ultima partita,
penso di essere stato chiaro. Non ho messo mai in dubbio l'onestà dell'arbitro,
mai. Ho detto che per me non ha qualità, che un arbitro deve essere empatico
con tutti. Oggi per esempio il quarto arbitro è stato un grande arbitro ed è
stato empatico, vediamo dove può arrivare.
La critica più forte che ho ricevuto è stata la mia gioia più
grande, perché è stata fatta da una persona con tre anni di squalifica per
scommesse. Solo in Italia una persona così può avere una posizione
istituzionale importante, essere criticato da uno così mi dà gioia, perché mi
dà la certezza che sono di un pianeta diverso. Il pubblico? Si confonde tutto: siamo noi a
ringraziare il pubblico e il pubblico a sostenerci, è una cosa strana perché ho
avuto tanta empatia nei momenti belli, ma è più facile. Abbiamo perso la
partita, la gente ha capito tutto, la gente ha capito quello che siamo noi e
questo mi fa piacere tremendo".
di
Mario Lorenzo Passiatore