La
nazionale ha ritrovato una sua identità di squadra, Spalletti ha ricompattato
il gruppo dopo il disastro europeo. Un 352 consolidato con tanti centrocampisti
dinamici di corsa e qualità. Gli azzurri hanno chiuso al secondo posto del
girone di Nations League solo per la differenza reti, complice la sconfitta per
1-3 contro la Francia di Deschamps. L’Italia non ha fatto male nel corso dei
novanta minuti, ma ha patito tanto gli avversari dal punto di vista fisico. I gol
della Francia arrivano su tre calci piazzati.
A un anno dal suo ciclo,
Spalletti sembra aver trovato la via maestra per guardare con ottimismo al
futuro. Eppure, nonostante le ultime prestazioni, Antonio Cassano continua ad
essere pessimista in vista sul prossimo percorso azzurro. Nel corso del format “Viva
el Futbol” è stato abbastanza drastico nella sua disamina.
"Siamo
scarsi come nazionale – spiega Cassano - a livello fisico, di qualità e di
personalità. L'unica cosa positiva è l'idea di gioco di Spalletti, che ha
dato un'identità alla squadra. Noi faremo grande fatica anche con le squadre
normali tipo Svizzera e Austria. Non abbiamo Totti, Baggio, Del Piero e Pirlo. Non
c'è un numero 10. Barella deve giocare mezzala, non fare il trequartista".
di
Mario Lorenzo Passiatore