Una vita con
la maglia dello United, ha vinto tanto con Alex Ferguson a Manchester e ha
condiviso anche momenti meno belli. Pochi, per sua fortuna e in alcuni di
questi ha incrociato proprio Pep Guardiola, come la doppia finale di Champions
persa contro il suo Barcellona. Si sono nuovamente pizzicati, dopo il primo
scambio di battute in occasione dell’eliminazione del City in semifinale, per
mano del Real Madrid. Ha iniziato Evra che al termine della gara ha attaccato
il tecnico catalano per il suo carattere poco incline ad accettare calciatori di grande personalità. La cosa non è andata giù a Guardiola
che dopo qualche giorno ha trovato modo di rispedire al mittente le varie
accuse: “Se fosse qui gli mostrerei il carattere e la personalità dei miei
giocatori”.
Botta,
risposta e nuova replica da parte di Evra che a La Gazzetta dello Sport ha
spiegato in maniera approfondita il suo pensiero, affondando ancora di più il
colpo in maniera piuttosto polemica. “Sono molto contento che abbia trovato il
tempo per rispondere a Patrice Evra, vuol dire che sono importante anche se non
gioco più. Non so da dove sia nata questa cosa. Sono stato onesto, ho detto che
è difficile giocare per Pep Guardiola se hai una grossa personalità perché
allena le sue squadre come se stesse giocando alla PlayStation, ti dice
esattamente cosa devi fare. E se non lo fai finisci per non giocare”.
Ha fatto i
nomi dei calciatori con cui Guardiola ha avuto problemi durante il suo
percorso. E poi ha provato a spiegare i motivi per cui l’allenatore catalano
farebbe fatica a vincere la Champions lontano da Barcellona. “Quello che
ho detto è vero, ha avuto problemi con Ibrahimovic, Eto’o, Yaya Toure, insomma con
molti calciatori. Ma ora vuole andarci giù duro e io non ho odio nel mio cuore
e se la gente vuole prenderci in giro, va bene. Ok ci ha distrutto, ma ditemi
quale allenatore non distruggerebbe qualsiasi altra squadra avendo Xavi,
Iniesta, Messi. Da quando non ha più quei giocatori dov’è la Champions League?
E andato al Bayern e voleva giocare col Tiki Taka, poi al City. Io penso che quando
comincia a rispondere a persone come me è perché sa che la sua panchina
scotta”.
L’ultimo
pensiero è rivolto al futuro, l’ex terzino dello United ha continuato a
pizzicarlo con sarcasmo e ironia, spostando il mirino sugli obiettivi della
prossima stagione. “Se non vincerà la
Champions League l’anno prossimo, penso che comincerà a sentire la pressione.
Ma che genio, che grande allenatore. Non lo conosco abbastanza bene da dire se
è una brava persona, ma lo amo lo stesso”. Adesso attendiamo un’altra schiacciata
di Pep, una nuova replica ad Evra che non si è risparmiato nemmeno un secondo.
di
Redazione