Serie A

Adani durissimo: “Svenarsi vuol dire fare pasticci. Solo un club…”

23/01/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

L’opinionista di 90° minuto è intervenuto nel salottino della Bobo TV e ha parlato del momento che sta vivendo il nostro calcio. Una critica per il modus operandi di alcuni dirigenti sportivi e poi ha citato un esempio virtuoso della nostra Serie A. "Stiamo vivendo un degrado gestionale delle società, i tifosi devono essere informati, non manipolati…”

Nel post partita di Inter – Empoli, Lele Adani ha analizzato su Twitch la gara dei nerazzurri, ha affrontato il tema Skriniar e le vicende extra-campo che stanno monopolizzando le pagine giornali in queste ore. Ha sfiorato la sanzione comminata alla Juve per le note vicende delle plusvalenze, un asterisco che pesa quindici punti nell’attuale classifica dei bianconeri. Nel corso della Bobo TV, Adani è stato molto critico con i dirigenti e i manager dei club di Serie A.

“Stiamo vivendo un degrado gestionale delle società, i tifosi devono essere informati, non manipolati dalla stampa. Il tifoso ha il diritto di farsi guidare. Oggi svenarsi senza soldi vuol dire fare pasticci, come quelli che stanno uscendo e quelli che usciranno più avanti. In Rai ho detto: ‘Mi vergogno per quello che leggo.’ Non sono esperto di diritto, noi tutti ci informiamo e poi ognuno si fa un’idea di questo momento storico”.

Ha proseguito la sua analisi facendo un esempio virtuoso del nostro calcio. L’Atalanta di Percassi dell’ultimo decennio che, soprattutto con la gestione Gasperini, ha saputo programmare e investire con grande lungimiranza e oculatezza, nonostante le cessioni illustri che hanno comunque permesso al club di ristrutturarsi anno per anno.

“Oggi l’Atalanta ha segnato la via, dobbiamo cambiare modo di operare e andare in un’altra direzione in Italia. Lookman, dodici milioni di euro dal Lipsia? Allora: idee, rispetto dei conti, scouting, plusvalenze vere e mai mettersi nelle condizioni di farsi ricattare dagli agenti. Se sei forte, non sei mai sotto scacco, decidi. Non lo faranno mai gli altri per te, come sta accadendo in diverse realtà adesso”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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