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Zazzaroni: “Italia? Possiamo anche vincere l’Europeo se…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 28/06/2024

In netta controtendenza, il direttore del Corriere dello Sport ha spiegato perché gli azzurri potrebbero arrivare in fondo al torneo. “Come voi ho visto all’opera le altre presunte grandi e mi sono accorto che l’Italia…“

Si è chiusa la fase a gironi dell’Europeo con i primi verdetti: poche squadre hanno brillato sul piano del gioco e dell’intensità, ma dagli ottavi in poi comincerà realmente un altro torneo. Dove la tenuta mentale e la capacità di incidere nei momenti topici saranno ancora più determinanti. L’Italia è agli ottavi grazie alla giocata di Zaccagni al minuto 98 e all’incursione solitaria di Calafiori che ha spianato poi la strada verso la qualificazione.

 Adesso la Svizzera, squadra quadrata e fastidiosa, ma tecnicamente alla portata se l’Italia dovesse fare l’Italia. Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, proprio dalle colonne del suo giornale ha manifestato tutto il suo ottimismo per il percorso degli azzurri, in netta controtendenza rispetto a una buona fetta dell’opinione pubblica.

“Fino alle 22 e 45 di lunedì – spiega Zazzaroni -  ero convinto che la nostra Nazionale fosse tra le più scarse. Poi ho letto e ascoltato un sacco di sciocchezze, interventi disperanti o fantasiosi, e soprattutto ho visto - come voi - più volte all’opera le altre presunte grandi: Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Belgio e quindi Mbappé e Griezmann, Havertz e Kroos, Gakpo e Reijnders, Ronaldo e Bernardo, Lukaku e De Bruyne, giungendo all’ottimistica conclusione che con un altro po’ di culo potremmo anche vincerlo, questo benedetto torneo".

Poi ha evidenziato lo scarso stato di forma di quasi tutti i big del torneo, attribuendo la situazione generale alle troppe partite disputate con i club nel corso della stagione. Quasi un invito a rivedere i calendari per alleggerire e agevolare i calciatori.

“La verità è che in Germania sono arrivati atleti con 60, 65 partite nelle gambe (grazie, Uefa) e anche mentalmente spompati, penso in particolare ai top player impegnati tutto l’anno con City, Bayern, Real, Barcellona, Psg, Inter. È naturale che fatichino a dare il meglio. Oltretutto siamo in una fase del calcio internazionale assai povera di talenti, pertanto l’espressione dei valori tecnici non è esaltante”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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