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Calciomercato
Tardelli: “Lukaku è nelle mani di chi fa il bello e il cattivo tempo. Non mi meraviglio perché…”
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 18/07/2023
L’ex calciatore e attuale commentatore tv ha parlato della vicenda Lukaku e di quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni. “Stupito? Per nulla. Non commettiamo l’errore di meravigliarci di queste cose. Oggi il calciatore…”
E’ il caso Lukaku il tema di questi giorni. Trattato e scaricato dell’Inter dopo l’incursione della Juve nella trattativa e l’apertura totale del calciatore verso un nuovo progetto. Marotta aveva persino trovato un accordo di massima con il Chelsea, poi però è arrivata la frenata repentina e il cambio di rotta.
La Juve intanto lavora per la cessione di Vlahovic e tiene calda la pista che porterebbe a Lukaku. In queste ore ha parlato Marco Tardelli, ex calciatore e attuale opinionista di Rai Sport, rilasciando un'intervista a Libero.
“Stupito? Per nulla. Non commettiamo l’errore di meravigliarci di queste cose. Oggi il calciatore è nelle mani di un agente che fa il bello e il cattivo tempo. Dominano soltanto i soldi. Non scandalizziamoci, così va il mondo nel 2023", ha detto Tardelli. E ancora: "Le bandiere non esistono più? Il Milan è riuscito a mandare via uno come Maldini e siamo qui a chiederci perché Lukaku prima dice di amare l’Inter e poi sparisce?".
Tardelli resta fiducioso circa la programmazione della Juve e crede che Allegri possa essere l’uomo giusto da cui ripartire per superare questo momento delicato. Fiducia anche a Garcia del Napoli che sarà chiamato a un’impresa non di poco conto: rivincere.
“Una Juve con una grande voglia di ristrutturare bene, con Giuntoli. E se mi chiedi di Allegri, ti dico che è l’allenatore giusto. Max mi è sempre piaciuto". E sul Napoli di Garcia: "Rivincere è più difficile che vincere. Non ho mai avuto una gran simpatia per ADL, uno che ama stare davanti a tutti e dimentica talvolta che il Napoli è dei napoletani. Ma sinora non ha sbagliato nulla, così come Spalletti che però se ne è andato”.
di Mario Lorenzo Passiatore
