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Inzaghi critica lo Stato: 'Siamo privilegiati ma abbiamo dei diritti'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 23/03/2022

SuperPippo è rimasto davvero deluso dall'esonero da parte del Brescia. Il tecnico di Piacenza ha scritto una lettera per ringraziare i tifosi bresciani ma non ha risparmiato critiche nei confronti di Cellino e dello Stato italiano. Ecco spiegato il motivo di tale situazione.

La storia tra Brescia e Pippo Inzaghi è davvero finita. Questa volta però davvero. Dopo la crisi del mese scorso con il paventato esonero da parte di Inzaghi e il mancato accordo tra Cellino e Lopez con la revoca dell'esonero, oggi è arrivato davvero il benservito per SuperPippo. Il presidente del Brescia ha deciso di sollevare dall'incarico il tecnico e puntare su Corini, già ex allenatore delle Rondinelle nel biennio 2018-2020. Un esonero che non è stato digerito bene dall'ex campione del Milan che ha voluto scrivere una lettera per ringraziare i tifosi bresciani ma anche per criticare Cellino e lo Stato italiano. Il motivo? L'esonero tramite email .

"Nove mesi fa sono arrivato a Brescia carico di voglia di fare, mi era stato chiesto un consolidamento della squadra in serie B con un sogno playoff, dal quale era nato l'impegno a non esonerarmi se la squadra fosse rimasta tra le prime otto. Tra me e la città è stato subito amore, a Brescia è nato mio figlio e qui staremo per un po'. Assieme all'enorme rammarico per questo esonero, comunicato con una fredda email e senza nemmeno una telefonata, lascio un gruppo splendido che mi sono sudato, scendo da un treno in corsa che non avrei mai voluto lasciare. Con grande dignità lascio il testimone a chi verrà dopo di me augurandogli ogni vittoria possibile. Ci tengo però a chiudere con una riflessione che verrà approfondita nelle sedi competenti. Trovo assurdo che in uno stato come l'Italia che per l'appunto è una "Repubblica basata sul lavoro", le altre cariche dello sport non assumano responsabilità per tutelare gli impegni contrattuali".

Un lungo sfogo scritto sul profilo Instagram dell'ormai ex allenatore del Brescia. La classifica del club lombardo è comunque buona, il Brescia è quinto in classifica a cinque punti dalla Cremonese che è in testa al campionato e arriva da tre pareggi consecutivi. Quattro le domeniche senza vittoria per Inzaghi, un digiuno che ha pesato tanto nella scelta di Cellino che non ha mai dato vita ad un feeling importante con il tecnico nato a Piacenza. L'ennesimo esonero da parte del patron che in carriera ne ha collezionati tanti.

di Claudio Ruggieri

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