Curionews
Maltrattamenti al gatto: Zouma rischia una pena pesantissima
24/04/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
Il calciatore francese dovrà comparire in tribunale a maggio, nel giro di pochi mesi è diventato un vero e proprio caso mediatico in cui, tutti nella loro misura, hanno preso i dovuti provvedimenti contro il calciatore. Ma adesso rischia il carcere e la sanzione massima è davvero pesante
E’ finito in un mare di guai nel mese di febbraio. Colpa di un video pubblicato sui social che è diventato virale poi nel giro di poche ore. Il calciatore del West Ham, come si vede nel video, prende a calci e schiaffi il suo gatto. Una sequenza tremenda che ha lasciato senza parole il club e una buona fetta degli sponsor che hanno deciso così di strappare i relativi contratti, su tutti l’Adidas. “Non ci sentiamo rappresentati dalla condotta di Zouma”.
Il video è stato ripreso poi dal Sun e gli effetti sono stati devastanti per il difensore del West Ham. Il club prima l’ha sanzionato e poi sospeso per la condotta violenta assunta nei confronti dei felini. E’ stata aperta un’inchiesta urgente con diverse petizioni tese a condannare il gesto di Kurt. Il calciatore dopo qualche giorno, preso coscienza dell’accaduto, ha chiesto scusa a tutti provando a motivare in qualche modo quanto successo. Tra i più inferociti certamente gli animalisti che hanno chiesto una sanzione esemplare. Qui le immagini del vile gesto, direttamente dall’account Twitter del Sun.
Arrivano le sanzioni, Zouma rischia
una pena esemplare
In questi mesi le
indagini non si sono fermate e il difensore del West Ham dovrà comparire in
tribunale in data 24 maggio 2022. Esattamente tra un mese, ci sarà un vero e
proprio processo per maltrattamenti ai danni del gatto. Secondo The Athletic, un portale del Regno Unito, Zouma rischierebbe
fino a cinque anni di carcere. Una sanzione esemplare ed è quello che si auspicano le
associazioni degli animalisti che si sono subito attivate manifestando tutto il
loro sdegno per quanto accaduto. E’ diventato un vero e proprio caso mediatico
e in questi mesi si continuerà a parlare della vicenda.
di Mario Lorenzo Passiatore