Continuano in queste ore gli appelli dei calciatori
ucraini attraverso i media e social network. Durissimo l’ultimo attacco di
Yarmolenko che ha tirato dentro anche i colleghi russi per non aver preso
posizione. Poi è arrivata la risposta a muso duro del capitan della Russia Artem Dzyuba: Sono contro
la guerra ma anche orgoglioso di essere russo. Facile parlare per il chi ha il
c**o nelle ville in Inghilterra”.
Tra i più attivi c’è sicuramente Oleksandr Zinchenko
che diversi giorni fa aveva attaccato Vladimir Putin, augurandogli una morte
lenta e dolorosa. Intervistato dalla BCC, il calciatore del Manchester City è
tornato a parlare del conflitto armato in Ucraina. Parole forti, di solidarietà
per il suo popolo.
"Non faccio altro che piangere da una
settimana. Sono orgoglioso di essere ucraino e lo sarò per sempre, per il resto
della mia vita. Conosco la mentalità della gente del mio Paese: preferiamo
morire piuttosto che far nulla. La Russia parla di "operazione di
sicurezza"? Stanno distruggendo le città del mio Paese. Assurdo parlare di
operazione di sicurezza, questa è guerra reale e quello che stanno facendo alla
mia gente non è accettabile. Dobbiamo fermare tutto questo".
Il
giocatore non è per nulla tranquillo, l’ha confermato anche Pep Guardiola in conferenza stampa, si
auspica che tutto questo possa finire il prima possibile. “Forse giocare lo fa star meglio”. Allenamenti e partita la vera
terapia per allontanarlo dalle vicende russo-ucraine.
L’indignazione di Lucescu
Non
è ucraino, ma ha vissuto lì una vita. Sin dall’inizio della guerra ha sempre
affermato che non avrebbe abbandonato Kiev per nessuna ragione. Poi dalla
Romania hanno spinto affinché il tecnico cambiasse idea, le cose stavano per
precipitare. E così con grande rammarico, ha lasciato la capitale per fare
rientro a casa.
"L'ambasciata
rumena a Kiev ha insistito perché me ne andassi dopo l'inizio del conflitto. Ho
capito che avrei potuto fare di più per aiutare se fossi stato in Romania.
Tutti i giocatori ucraini della Dinamo Kiev sono nel centro sportivo del club.
Le loro famiglie sono in Romania".
di
Redazione