Calcio Estero

Zeman sui Mondiali: 'In Qatar per un solo motivo. Nel calcio troppe promesse...'

06/12/2022

di Lorenzo Di Lauro

Zdenek Zeman è stato ospite a Quarta Repubblica, il talk show condotto da Nicola Porro, dove ha ripercorso la sua carriera di allenatore, esprimendo un parere anche sui fatti di estrema attualità.

Un’intervista a Zdenek Zeman lascia sempre utili spunti di riflessione. L’allenatore boemo, intervistato nella trasmissione Quarta Repubblica, ha espresso le sue opinioni sui temi di stretta attualità nel mondo calcistico.

"I mondiali? Li sto vedendo, sono in Qatar perché la Fifa prende 7 miliardi e mezzo. Non li avrei fatti in Qatar per i soldi. Nel calcio di oggi ci sono troppi soldi e troppe promesse, in pochi arrivano a rispettare le promesse fatte. A me piace il calcio sul campo: i soldi non contano niente. Bisogna guardare il campo, i problemi intorno al campo se li devono risolvere loro: con un sistema giusto va tutto bene, sennò va tutto male.”

Questa è stata la prima frecciata mandata da Zeman alla Fifa, che negli ultimi mesi è stata al centro di infinite polemiche per l’organizzazione del Mondiale in Qatar. Subito dopo il boemo si è soffermato sul tema Juventus, che sta tenendo molto banco da ormai una settimana.

“Penso che la Juventus sia la squadra più rappresentativa nel calcio italiano e nel mondo e quindi quando succede qualcosa con la Juventus si allargano le cose. Penso che il calcio rimane ancora malato e bisogna vedere se si riesce ad aggiustare. Secondo me non è solo la Juventus che ha fatto certe cose. Però, dipende dalla procura di Torino che è la più attiva di tutti.”

Si è poi espresso sul doping, una sua battaglia personale da sempre, esprimendo una (quasi) certezza: “Si spera che sia finito, anche se WADA ha dichiarato che l’Italia è il Paese con l’uso di doping più alto, in percentuale. Io non ho mai avuto il sospetto che qualcuno dei miei giocatori ne facesse uso.

Le ultime battute sono state riservate a Totti, che ha avuto il piacere di allenare alla Roma: “Seguiva alla perfezione i metodi. Sull’alimentazione non ha mai esagerato: mangiava come un atleta vero.” E infine un’opinione personale su San Siro: “A me piace tanto! Di abbatterlo non vedo la necessità.”

di Lorenzo Di Lauro

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