Serie A

Pasquale Bruno: 'Vlahovic o Lukaku campioni? Non fatemi ridere...'

18/06/2022

di Claudio Ruggieri

Foto: Sportmediaset

L'ex difensore del Torino ha parlato dell'attuale Serie A criticando la qualità dei giocatori di spicco. Secondo O'Animal non ci sarebbero veri campioni soprattutto considerando i giocatori che militavano in Serie A negli anni '90. Un confronto impietoso secondo Bruno...

Non c'è confronto. Non c'è paragone. E' questo in sintesi il riassunto dell'intervista di Pasquale Bruno al Corriere dello Sport tra la Serie A di oggi e quella degli anni '80-'90 dove lui era un marcatore duro e arcigno. E non è la prima volta che l'ex difensore del Torino esprima questo pensiero in maniera perentoria. Un po' come in campo quando per fermare i vari Van Basten, Maradona, doveva usare le maniere forti. L'attacco agli attuali campioni della Serie A è diretto e spietato.

"Vlahovic, Chiesa, Dybala, Zaniolo, Lukaku? E questi sarebbero campioni? Non fatemi ridere. E perché non parliamo dei difensori di oggi? Sogno di vedere Bonucci costretto a marcare in campo aperto Maradona o Van Basten, Careca o Aguilera. I veri fenomeni erano quelli di un tempo, di un calcio in cui la serie A dominava il mercato: Vierchowod, Gentile, Francini, Ferrara, Annoni, anche Villa".

Nomi di alta qualità degli anni '90 con El Diez e il Cigno di Utrecht che facevamo grandi cose con i rispettivi club. Due calciatori che hanno sempre dato problemi ai difensori dell'epoca. In tanti però hanno criticato le parole del difensore ex Torino soprattutto pensando al modo di giocare duro da parte di Bruno, difficilmente riproponibile in questa era del Var. Ma lui è sicuro di una cosa.

"Mi chiedono spesso di contare quante partite avrei giocato con le nuove regole. Gli arbitri neanche mi ammonirebbero con gli attaccanti attuali, scarsi come sono. Non gliene darei motivo. Avrei bisogno di anticipare Belotti o Immobile quando ogni stop di Belotti finisce a tre metri? Non sto scherzando. Prima facevo fallo perché era impossibile anticipare Van Basten, Careca, Pato Aguilera, Ruben Sosa, e Maradona manco lo cito. Con la qualità che hanno adesso, figurati… Il calcio di oggi evito di guardarlo, una sofferenza, una tristezza, una noia. Anche la Nazionale l’ho vista poco e quel poco a strappi". 

di Claudio Ruggieri

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