Calciatore,
allenatore, dirigente e autori di libri. E’ una delle voci più pesanti del
calcio argentino e spagnolo. Soprannominato il filosofo, è uno dei commentatori
di punta di beIN Sports. In queste ore ha rilasciato una lunga intervista a La
Nacion parlando del fenomeno Arabia. Da gennaio in poi è cambiato il calciomercato
europeo, con l’ingresso di un competitor forte in grado di convincere i grandi
calciatori ad accettare le proposte che arrivano dal mondo arabo. Valdano ha
ricordato quello che accadeva diversi anni fa nel Vecchio Continente.
"L'Europa
dovrebbe ricordare che è stata l'Arabia degli ultimi vent'anni, svuotando di
talenti i continenti più importanti. Deve sapere che è emerso un concorrente
che ha due diritti legittimi: uno, il denaro per comprare, e il secondo,
l'amore per calcio".
La sua è
un’analisi ben più profonda, non condanna chi ha scelto di intraprendere una
nuova avventura lontano dal grande calcio e ha provato a spiegare la scelta di
Gabri Veiga, il primo vero giovane talento ad accettare l’offerta dall’Arabia.
"L'Arabia
non è il Qatar, è un paese che ama il calcio anche se non ne ha la tradizione o
il background. È un nuovo colpo alla commercializzazione del calcio: è facile
capire che Cristiano e Benzema dicono 'Aprirò la mia borsa e la riempirò', ma
Gabri Veiga - una grande promessa che sta uscendo dal suo guscio - se n'è
andato. Questo è praticamente come rinunciare alla gloria per soldi. Kroos ha
detto che è un peccato e, data la vocazione del calciatore, il termine è ben
usato. Bisogna però essere al posto del ragazzo quando succede qualcosa di
questa portata. Io non voglio dare un parere senza aver vissuto
l'esperienza".
di
Mario Lorenzo Passiatore