Calcio Estero
Taider: “Ho perso tutto, non posso pagare l’affitto ai miei figli”
11/01/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
La storia di un calciatore che abbiamo apprezzato nel nostro campionato e che adesso si trova in grave difficoltà economica in seguito all’ultimo contratto firmato con l’Al-Ain. “Ho perso tutto e sono svincolato”
Ve lo ricordate? Lo abbiamo conosciuto in Italia con le maglie di Bologna, Inter e Sassuolo. Un centrocampista promettente con il vizio del gol, in grado di esordire in Serie A a diciannove anni. Ha fatto buona parte delle trafile giovanili con la nazionale transalpina senza mai esordire in prima squadra.
Proprio il Bologna nel destino, dopo la sua seconda parentesi in rossoblù si è trasferito al Montreal Impact, l’altra squadra della famiglia Saputo. Insomma, ha firmato contratti importanti anche in Canada prima della tormentata parentesi all’Al-Ain Saudi. Una società saudita che gli ha creato una serie di problemi, al punto da citarli in giudizio per non aver versato diverse mensilità. Saphir Taider ne ha parlato a Goal, raccontando tutte le difficoltà e le criticità del momento.
“I membri del consiglio di amministrazione dell’Al-Ain hanno contattato mio fratello e abbiamo concordato il trasferimento firmando il contratto il 16 ottobre 2020. Ho ricevuto il pagamento per soli due mesi, novembre e dicembre. Non ricevo il mio stipendio da gennaio 2021. Nel marzo 2021 ho sentito il presidente dell’Al-Ain, Mazen Al Zahrrani, e mi ha promesso che avrei ricevuto gli stipendi, in ritardo. Ho aspettato fino al 21 agosto 2021 e poi ho rescisso il mio contratto, citando in giudizio il club davanti alla FIFA e ho vinto. Ora l’Al-Ain mi deve 6 milioni di euro”.
Una cifra enorme anche per chi ne ha guadagnati tanti nel corso della sua carriera. Ma la situazione del calciatore franco-algerino è ben più grave: avrebbe sperperato tutti i suoi risparmi e adesso non riesce a gestire le vicende famigliari.
“Il mio problema in questo momento è che sono svincolato e posso firmare con qualsiasi altro club. Ho perso tutto e non posso pagare l’affitto o le tasse scolastiche dei miei figli. Ho provato a contattare il presidente dell’Al-Ain molte volte per ricevere i miei soldi, ma non ha mai risposto”.
Squadra cercasi ad appena 30 anni per tornare a mettersi in gioco anche in campionati meno competitivi, in attesa di recuperare i suoi soldi dall’Al-Ain. Ma resta comunque un mistero su come abbia potuto dilapidare dieci anni di ingaggi quasi sempre a buon livello.
di Mario Lorenzo Passiatore