Serie A

Soulé rivela: 'Thiago Motta voleva tenermi. A gennaio ho capito che la Juventus...'

09/08/2024

di Claudio Ruggieri

Il giocatore della Roma ha parlato dell'addio alla Juventus, rivelando il rapporto con Thiago Motta. Soulé poteva finire in Inghilterra, ma ha scelto la Roma anche e soprattutto per Paulo Dybala.
IL SECONDO LIBRO DI CALCIO TOTALE: CLICCA QUI PER ORDINARLO

Lo scorso anno, soprattutto nel girone d'andata, ha mostrato alla Serie A il suo talento. Poi la grande amarezza con la retrocessione con il Frosinone. Oggi però la grande gioia di poter vestire la maglia della Roma e di poter giocare (mercato permettendo) con il suo amico Paulo Dybala. Matias Soulé si gode i primi momenti in giallorosso, come rivelato al Corriere dello Sport.

"Volevo così tanto venire che avevo le lacrime al pensiero che non andasse in porto. Dimostrerò in campo di valere i soldi che il club ha speso per me. Essere qui è meraviglioso. Dybala? Per me è un fratello maggiore, una guida non nel calcio ma nella vita. Quando ero più piccolo, lo vedevo come un mostro sacro, un giocatore a cui non riuscivo ad avvicinarmi perché ero in soggezione. Poi abbiamo cominciato a conoscerci, siamo entrati in sintonia e abbiamo stretto un buon rapporto alla Juventus".

A proposito di Juventus, Soulé rivela: "Un tasto un po’ dolente, soprattutto per i primi mesi del 2024. Perché non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a giocare bene con il Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter giocare per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione.

Thiago Motta? E' una persona squisita. Mi è sempre stato vicino, mi ha supportato, allenato e dato tanti consigli. Poi scherzava molto con me: 'Tu non te ne vai via da qui se non lasci 70 milioni'. La verità è che Thiago voleva che io restassi alla Juve, mi vedeva benissimo nei suoi piani e nel suo attacco. Ma ormai la decisione della Juve era stata presa: servivo per fare cassa, l’ho accettato e a quel punto non vedevo l’ora di andare via. Non rimpiango nulla della mia esperienza alla Juve dove sono stato benissimo, giusto quell’addio a gennaio inaspettato".
IL SECONDO LIBRO DI CALCIO TOTALE: CLICCA QUI PER ORDINARLO

di Claudio Ruggieri

VAI ALLA CATEGORIA

Serie A

CONDIVIDI