Amici mai, nemici forse. Non si
sono mai amati, specie quando le due strade si si sono incrociate in
Bundesliga. Guardiola approda al Bayern Monaco nella stagione 2013-2014 e le
innovazioni del suo calcio non sono particolarmente apprezzate dal
centrocampista tedesco.
Il
tecnico catalano chiede e ottiene la cessione nel 2015: bastano e avanzano
dieci milioni per salutare la leggenda dei bavaresi. Arriva per primo il
Manchester United che si aggiudica le prestazioni di Bastian con un triennale.
Dunque,
rapporto ai minimi termini, separazione scontata, operazione chiusa. A distanza
di anni, Schweinsteiger è tornato a parlare di Guardiola e dei suoi metodi a talkSPORT. Un’intervista forte, in cui attribuisce una serie di
responsabilità circa il declino del calcio tedesco per aver perso la sua reale
identità.
“Quando è
arrivato Guardiola in Germania, tutti
hanno iniziato a giocare questo tipo di calcio, fatto di possesso palla e passaggi corti. Alla fine questo
ha portato alla perdita dei nostri valori. Le altre squadre ci hanno sempre
considerato una squadra combattiva, che correva fino alla fine", ha
aggiunto facendo riferimento alla Nazionale. "Ma abbiamo perso quella
virtù negli ultimi sette o otto anni perché ce ne siamo semplicemente
dimenticati. Eravamo più concentrati sul passare la palla l'uno con l'altro in
modo ottimale".
di
Mario Lorenzo Passiatore