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Rooney silura Ronaldo: “Deve abbassare la testa, vi dico cosa non va”
13/11/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
L’attacco arriva da chi non ti aspetti, da uno degli uomini più influenti dei Red Devils che ha vissuto lo spogliatoio insieme al portoghese. Onore e meriti per il suo passato, ma adesso per Wayne ci sono troppi situazioni che non vanno bene. “Con questo atteggiamento rischia di diventare una distrazione e….”
Ex compagni di squadra, hanno condiviso gli anni d’oro di Manchester sotto la gestione Ferguson. Un’intesa fatta di sguardi, giocate, gol e, naturalmente, trofei. Anche se, nelle ultime ore Wayne Rooney è andato oltre il rapporto di amicizia e ha provato ad analizzare la situazione in casa United, con Cristiano ormai non più al centro del progetto tecnico di Ten Hag. Lo dicono i numeri, lo testimoniano le scelte dell’allenatore olandese che sin dalle prime partite ha deciso di cambiare registro dettando una nuova linea.
Spazio al gioco corale e meno alle individualità. Ronaldo ha ormai un ruolo da comprimario di lusso e dopo il mondiale il suo futuro potrebbe essere lontano da Manchester. Il suo agente, Jorge Mendes, è già al lavoro per cercare una nuova sistemazione a gennaio.
Dieci presenze e un gol in Premier League. E analizzando ancora più nel dettaglio, sono 520 i minuti giocati da CR7 in campionato. Numeri distanti dal suo rendimento standard delle ultime stagioni. E’ partita proprio da questo punto la disamina di Rooney che non considera più Cristiano un elemento imprescindibile. E’ un’intervista abbastanza forte quella rilasciata a talkSPORT.
“Non credo che con lui in campo lo United sia più forte. Sia chiaro, Cristiano Ronaldo è uno dei calciatori più forti di tutti i tempi ed insieme a Leo Messi il migliore della sua generazione, ma il comportamento che ha avuto sin dall'inizio della stagione è inaccettabile. Con questo atteggiamento rischia di diventare una distrazione e il Manchester United non ha bisogno in questo momento di certe cose perché stanno cercando di ricostruire. Se resta, deve abbassare la testa, lavorare e farsi trovare pronto se e quando l'allenatore ha bisogno di lui. Se lo fa, sarà una risorsa. Se non lo fa, diventerà una elemento indesiderato".
Rooney poi è tornato a parlare di Ten Hag e dell’impatto che ha avuto l’ex tecnico dell’Ajax in casa United. Ha riconosciuto tanti meriti, in un momento storico davvero delicato per il club. “Ad essere sincero, non l'ho incontrato ma penso che stia lavorando davvero bene, mi hanno detto che i giocatori e lo staff sono molto più felici di quanto non siano stati negli ultimi due anni. Del resto ha trasmesso la sua autorità sulla squadra. Non è un caso che per la prima volta da due o tre anni a questa parte sto iniziando a vedere un'identità di gioco”.
di Mario Lorenzo Passiatore