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Rooney blinda la sua famiglia, ecco cosa ha fatto per garantire la sicurezza H24
01/08/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
Il neo allenatore del D.C. United ha studiato un piano per mettere al riparo la sua famiglia da qualsiasi rischio. Il Sun ha raccontato nei dettagli le fobie dell’ex stella dei Red Evils. “Wayne è perfettamente consapevole del numero di effrazioni avvenute vicino a dove vive e allora…”
La sicurezza prima di tutto. Da calciatore era fondamentale proteggersi da difensori rognosi e cercare di fare più gol possibili. Oggi, da allenatore, le priorità sono decisamente cambiate. Lo scorso 12 luglio ha firmato per il D.C. United, squadra nella quale ha militato nelle stagioni 2018 e 2019. La villa ha un valore di 23 milioni di euro, sì è qualcosa in più di una semplice casa. Wayne però è fortemente preoccupato dell’incolumità della sua famiglia (moglie e quattro figli), per cui ha pensato bene di mettersi al riparo da qualsiasi problema.
“Wayne è perfettamente consapevole del numero di effrazioni avvenute vicino a dove vive e ovviamente questa è una preoccupazione costante. Ma prima di partire per gli Stati Uniti si è preso il tempo per assicurarsi che Coleen e i bambini fossero al sicuro quando lui non è presente".
Dal problema alla soluzione. Ha pensato così di assumere un vero proprio team che lavora da anni nel mondo della sicurezza, per tutelare e assistere in qualsiasi momento della giornata la sua famiglia. Un’operazione H24 che, come racconta il Sun, darebbe maggiore serenità all’intero nucleo familiare. Quando Rooney non è in casa, ci sarà una squadra pronta a lavorare per lui. Proprio come accadeva in campo qualche anno fa.
“Paga una squadra di sicurezza per monitorare la proprietà 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e che può essere al fianco di Coleen in pochi minuti se succede qualcosa all'interno della casa, che potrà anche accompagnarla quando esce da sola o con i bambini. Niente può sostituire Wayne quando non è in casa, ma in questo modo Coleen e i bambini avranno la migliore protezione possibile".
di Mario Lorenzo Passiatore