Il
Mondiale del 2014 lo ha lanciato nel grande calcio, grazie al rendimento della
sua Colombia nel torneo. Poi il Real Madrid, l’occasione di una vita, un triennio
pesante fino al 2017 e il prestito biennale al Bayern Monaco. Un scia troppo
veloce per il talento enorme che ha dimostrato a corrente alternata con la
maglia dei Blancos.
Dopo
l’Everton, l’avventura in Qatar con la casacca dell’Al-Rayyan, una sola
stagione tormentata da una serie di problemi e segnata da poche presenze all’attivo.
Non proprio la migliore esperienza della sua vita, come ha raccontato a Globo
Esporte in queste ore. Impossibile fare la doccia nudo.
“La vita e la
cultura in Qatar sono molto difficili, quello è stato un paese in cui ho avuto
tante difficoltà ad adattarmi. Tutti sanno che nel calcio, sotto le docce,
tutti i giocatori sono nudi, ma lì no. Davvero, io non potevo fare nemmeno
quello. I miei colleghi mi hanno detto che era proibito. Ai pasti tutti
mangiano con le mani, ho chiesto le posate e mi hanno detto di no".
Ma non è l’unico posto in cui
James ha avuto problemi di adattamento, anche la Germania per questioni
meramente climatiche non è mai stata casa sua. “E’ un Paese freddo e anche
la gente è fredda. C'erano giorni in cui mi svegliavo e faceva freddo, un
freddo gelido, pensavo solo: cosa diavolo ci faccio qui?"
di
Mario Lorenzo Passiatore