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PSG, altro colpo: 25 milioni di buonuscite per cambiare allenatore

06/07/2022

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Flick - Wikimedia Commons

I parigini per ingaggiare il nuovo tecnico hanno staccato due assegni super onerosi. I nuovi arrivi hanno un costo, ma anche gli addii pesano in maniera importante sui bilanci delle società. L’Equipe ha svelato tutte le mosse del club analizzando le operazioni sotto la Torre Eiffel

Nelle ultime stagioni hanno investito tantissimo sul mercato per costruire una squadra iper competitiva in Europa. I risultati sono arrivati in Francia ma non in Champions League. Brucia ancora l’eliminazione agli ottavi per mano di Karim Benzema e del suo Real Madrid. Solo in queste ore è arrivato l’esonero di Mauricio Pochettino e del suo staff.

La notizia ormai circolava da diversi mesi e l’indiziato numero uno per la panchina dei parigini sembrava Zinedine Zidane, ma il tecnico francese avrebbe nuovamente rifiutato il PSG. Così la scelta è ricaduta su Cristophe Galtier, nato a Marsiglia e allenatore del Nizza fino alla passata stagione. Una netta inversione di rotta rispetto al recente passato, dove ai nomi altisonanti hanno preferito una figura maggiormente funzionale al progetto.

E’ una scelta che ha fatto parecchio rumore, secondo l’Equipe infatti, il club avrebbe versato 15 milioni di euro a Pochettino per sollevarlo dall’incarico. Una buonuscita super onerosa per l’allenatore argentino che si era insediato nel gennaio 2021 al posto di Thomas Tuchel. Pochettino aveva ancora un anno di contratto (fino al 2023) e ha incassato con il suo staff una cifra considerevole contestualmente all’esonero.

Sempre secondo i giornali francesi, il PSG per portare via Galtier da Nizza avrebbe firmato un altro assegno pari a dieci milioni di euro. Un modo per liberarlo dal contratto che lo legava al club precedente per altre due stagioni. Una doppia mossa che è costata in tutto 25 milioni.

Galtier ha dovuto motivare il suo arrivo nella capitale francese. PSG e Marsiglia sono da sempre divise da una rivalità storica e l’allenatore deve le sue origini al sud della Francia. “Sono nato a Marsiglia, questo è un dato di fatto. Voglio vincere i trofei più grandi, allenare i migliori giocatori. Non c’è posto migliore del Paris per questo. Ho messo da parte le mie origini marsigliesi”.

Tra l’altro, nelle ultime due stagioni hanno vinto la Champions due ex PSG: Carlo Ancelotti con il Real Madrid e l’anno prima Thomas Tuchel, silurato a stagione in corso dal direttivo dei parigini. Persino Emery, altro ex, ha fatto meglio nell’ultima annata con la semifinale con il Villareal. Dunque, occhi puntati sulla prossima panchina di Pochettino: chi va via, quasi sempre fa meglio altrove. Ora in casa PSG confidano tanto sul temperamento di Galtier e del suo staff.

di Mario Lorenzo Passiatore

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