Ha allenato la nazionale portandoci in finale a Euro 2012,
poi la Spagna ci riservò un trattamento severissimo nel corso dell’ultimo atto.
Erano gli azzurri di Cassano e Balotelli che fecero bene per tutto il percorso.
Cesare Prandelli si è messo in evidenza anche a Parma e Firenze, dimostrandosi
nei primi anni 2000 un allenatore con idee innovative e al passo con i tempi.
In
queste ore ha rilasciato una lunga intervista a BianconeraNews.it. Per parlare
di Juve, ma anche di un suo ex calciatore che ha avuto modo di allenarlo nella
seconda parentesi in viola, la stagione 2020-2021. Eppure, Dusan Vlahovic ancora non
riesce a imporsi negli schemi di Massimiliano Allegri.
“Quando hai una punta che ha sensibilità per il gol, la
squadra deve giocare per essa. Spesso i compagni di squadra ritardano la
giocata. Lui poi deve avere una fiducia incondizionata e continuità, senza la
quale un attaccante fatica. Sono problemi di Allegri, saprà lui come
ottimizzare e far crescere il giocatore. Dusan deve stare sereno e trovare un
equilibrio. Ultimamente mi sembra un po' triste, quando lo vedo in Nazionale mi
pare più sicuro e tranquillo".
Prandelli ha parlato poi dell’allenatore bianconero, spesso
criticato per le sue strategie conservative e poco offensive. La Juve a pochi
giorni dal derby d’Italia è seconda, a due punti dall’Inter capolista.
"Se
discutiamo anche Allegri, allora dobbiamo farlo con tutti gli allenatori. Ha
vinto tanto, ha dimostrato di avere idee e di saper gestire anche situazioni
extracampo. E' diventato un uomo società e i vertici della Juve hanno ritenuto
fosse adatto per ricostruire in una fase delicata come questa".
di
Mario Lorenzo Passiatore