Fanno sul serio e lo abbiamo visto nell’ultima
sessione estiva. Per lo strapotere in cui si sono mossi sul mercato hanno dato
una grande dimostrazione di forza. Campioni affermati ma anche giovani di belle
speranze, emblematico il caso Gabri Veiga. In Arabia hanno deciso di sviluppare
il movimento e portare le stelle più forti all’interno dei loro confini.
In Europa si sentono saccheggiati, con più onestà e
meno ipocrisia possiamo dire che sorridono anche loro per aver incassato cifre
notevoli in un momento storico di grande difficoltà per tutti. L’ultima testimonianza
è quella del procuratore Federico Pastorello che, in un’intervista a
Sportmediaset, ha spiegato bene il loro credo per raggiungere due obiettivi nel
medio periodo. Adesso anche gli agenti di mercato e gli intermediari sono
attratti dal nuovo flusso del panorama mondiale.
"Il calcio in Arabia più che il futuro è il presente. Il
mercato di quest'anno, oltre alla Premier League che è una Superlega, è stato
dominato dall'Arabia Saudita. E' un movimento destinato a durare per molti
anni, dalle informazioni che ho”.
Costruire un buon prodotto per poi venderlo all’estero.
Nella logica delle idee c’è anche la mission dei diritti tv, un binario da
sviluppare per entrare nelle nazioni che guardano calcio da sempre.
“L'obiettivo
del Governo è far conoscere il Paese attraverso il calcio, portando in Arabia
giocatori di questo livello l'obiettivo loro è anche vendere i diritti
televisivi in tutto il mondo. Mi aspetto che il mercato in Arabia diventi un
mercato come quello di Premier League. Sarà una consuetudine".
di
Mario Lorenzo Passiatore