Storie vere di trattative importanti.
I retroscena sono ovunque, specie per gli affari di un certo rilievo. Mesut
Ozil al Werder Brema era uno di quei calciatori in grado di mettere d’accordo
tutti. Dagli osservatori, agli allenatori, fino ai presidenti. “Giocatore
completo da acquistare”. Nell’estate del 2010 piombano tutti i top club: Real
Madrid, Barcellona e Bayern Monaco.
Gli argomenti interessano al Werder e
il calciatore non ha che l’imbarazzo della scelta. In Baviera decidono di
affondare per anticipare la concorrenza. Proprio come racconta il padre di Ozil
che era convinto di chiudere con il Bayern, ma a un certo punto la trattativa
subì una brusca frenata. Riflessioni sulla vita privata del calciatore, come spiega
il padre ai media locali. “Nel 2010 Mesut è quasi finito al Bayern Monaco invece che al
Real Madrid, ma i tedeschi non hanno preso bene il suo rapporto con Lagerblom”.
Insomma
colpa di Anna-Maria
Lagerblom, un’attrice tanto
chiacchierata in quel periodo, di sette anni più grande di lui. Al Bayern non se la sono sentita di
aggiudicarsi le prestazione di uno dei calciatori più forti in circolazione.
Eppure, la love story con l’attrice si è poi conclusa a distanza di qualche
mese, a novembre 2010 per l’esattezza. A ripensarci, forse, si sarebbe potuto
fare di meglio. Nella trattativa si è inserito Mourinho che da uno spiraglio
iniziale, ha trovato un’autostrada per portarlo a Madrid.
Restò
con i Blancos per tre stagioni prima di trasferirsi all’Arsenal. Una donna può influire sul buon esito di una
trattativa di mercato? Stando alle parole del padre, pare proprio di sì. E al
Bayern erano davvero attenti a tutto. Pazienza, invece del treno per Monaco, ha
prenotato un bell’aereo per Madrid. Non è andata poi così male al povero Mesut.
di
Mario Lorenzo Passiatore