Il Milan è fuori dalla Champions League, la squadra di
Conceicao non va oltre l’1-1 davanti ai propri tifosi. Determinante l’espulsione
per doppia ammonizione di Theo Hernandez che, di fatto, ha compromesso l'esito della
partita. Il day after è carico di veleni e polemiche all’indirizzo del terzino
francese e del tecnico portoghese.
Il mancato accesso agli ottavi comporta un grave danno
economico per i rossoneri, adesso dovranno rimontare in campionato in ottica
quarto posto. Tra i più critici sull’ultimo periodo del Milan c’è Ivan
Zazzaroni che dalle colonne del Corriere dello Sport ha parlato della gestione
di Conceicao e dell’errore di Theo che ha lasciato i suoi in dieci uomini.
"Non si può uscire dalla Champions ai playoff con un
Feyenoord debole e rabberciato al quale hai appena portato via Gimenez e che
per sostituirlo ha dovuto mandare in campo il diciottenne Redmond che di nome
fa Zepiqueno: immagino che i genitori siano fan di Guè Pequeno, quello di
Gelosa, Brivido e Come un tuono. Non si può perdere una sfida
importantissima e ultimativa nella quale sei tre volte superiore, e oltretutto
per un solo tiro in porta (di Carranza) in novantacinque minuti. Non si
può insistere su Theo Hernandez già ammonito, ben sapendo che ha il giallo
incorporato.
Non si possono sostituire nell’ordine Pulisic, Gimenez, Musah e Reijnders pur
di conservare João Felix, tecnica invidiabile ma niente di più: lo dice la sua
carriera. Non si può essere fuori da tutto già a metà febbraio dopo due
mercati dispendiosi: solo a gennaio il Milan ha regalato 46 milioni agli
olandesi, tra Gimenez e bonus qualificazione. Non si può affidare il
Milan a un tecnico per soli sei mesi, più opzione: Conceiçao è un
professionista serio (altri hanno rifiutato) e il Milan un club di prestigio da
rispettare nelle scelte-chiave”.
di
Mario Lorenzo Passiatore