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Galli rivela: “Ero nell’ufficio di De Zerbi, voleva venire al Milan, poi…”

16/09/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

L’ex difensore dei rossoneri ha raccontato un curioso retroscena dell’ultima sessione di mercato. L’incontro con De Zerbi, le confessioni e i desideri, prima che il club andasse verso un’altra direzione. “Mi ha fatto vedere le sue foto di quando era al Milan, di quando era nei ragazzi aggregato alla prima squadra…”

Aneddoti e retroscena di affari che non sono mai andati in porto, rimasti sospesi nell’aria tra le idee e i pensieri di alcuni protagonisti. Roberto De Zerbi e il Milan, una storia nata nel settore giovanile e che poteva incrociarsi nuovamente sotto altre vesti. L’esonero di Pioli a Milano, la risoluzione di De Zerbi con il Brighton, diversi indizi riconducevano a un possibile ricongiungimento a distanza di tanti anni.

E’ rimasta una suggestione che non ha più preso corpo, i rossoneri hanno scelto Paulo Fonseca e il tecnico italiano ha detto sì al Marsiglia. Eppure, Filippo Galli ai microfoni de “La fiera del calcio” ha svelato un gustoso dietro le quinte estivo, quando incontrò proprio Roberto in Inghilterra.

 "Nel giorno delle dimissioni dal Brighton – spiega Galli - io ero nel suo studio, ero da lui insieme ad Andrea Maldera. E lui voleva venire al Milan. Lui certamente al Milan sarebbe venuto di corsa. Poi le cose non sono andate come si voleva. Quel giorno ero lì e mi ha fatto vedere le sue foto di quando era al Milan, di quando era nei ragazzi aggregato alla prima squadra. Lo si sente, quando gli si parla, che ha questo suo animo rossonero, che qualcuno definisce milanismo".

Dopo la prima visita ne ha fatto seguito un’altra, questa volta a Marsiglia, dopo aver trovato l’accordo con il club francese. “Quando sono andato a trovarlo nel suo ufficio a Marsiglia aveva appena finito l’allenamento, ma era già totalmente immerso nella nuova realtà. Lui ha una grande capacità di saper coinvolgere tutti, dai giocatori allo staff, ma anche le persone che sono attorno a lui e vivono per il club. È chiaro, il Marsiglia ha sempre una sua identità, ma il passaggio di Roberto, che spero possa essere il più lungo possibile, lascerà sicuramente qualcosa e costruirà un certo tipo di identità calcistica se non altro".

di Mario Lorenzo Passiatore

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