Vince l’equilibrio e la voglia di non perderla tra Juve e Napoli,
un solo tiro nello specchio per entrambe le squadre, un cartellino giallo per i
bianconeri e poco altro nei novanta minuti dello Stadium. Alla squadra di Motta
va la partita del possesso, a quella di Conte le chance forse più nitide. Alla
fine è un punto a testa e il quinto clean sheet su cinque per la Juventus che
fatica a creare, ma almeno non le prende.
La produzione offensiva dei bianconeri dovrà necessariamente passare dal centrocampo, ruolo nel quale la società ha investito tanto. C’è da recuperare la condizione fisica
di Koopmeiners, a caccia della forma migliore, per via dei
certificati medici estivi ha sacrificato buona parte della preparazione estiva.
Così come Douglas Luiz: zero minuti per lui con il Napoli, troppo rischiosa la
sua candidatura da titolare dopo l’opaca prestazione di Empoli. E' l'uomo più indietro rispetto alle richieste di Motta, ancora troppo statico in mediana e poco propositivo in avanti. Pochi minuti
per Thuram, reduce da un infortunio e reintegrato a piccole dosi. Insomma, c’è tutto un reparto ancora da mettere in moto e portarlo a pieno regime per velocizzare la frequenza e la circolazione della palla. Per adesso si vede l'equilibrio difensivo, ma permane una bassa produzione offensiva dettata da molteplici motivi.
E poi il nodo Vlahovic, apparso ancora
una volta impreciso e non connesso con la squadra, fatica a venire fuori dalla linea dei difensori e far salire i compagni. Thiago Motta lo difende a
microfoni accesi ma lo fa accomodare in panchina a distanza di 45 minuti,
nonostante l’assenza di alternative in avanti. Adatta Weah in cerca della
profondità per provare a stanare la
difesa del Napoli. Qualcosa si intravede nelle combinazioni con gli esterni, ma
di fatto i bianconeri non hanno il peso specifico negli ultimi sedici metri. In tal senso il recupero di Milik darà ulteriori soluzioni a gara in corso.
Intanto McKennie fa da scudo e protegge il
compagno durante l’intervista rilasciata a Dazn, si fa carico delle
responsabilità e poi le suddivide in maniera equa alla squadra. "Difficile
vincere le partite senza segnare, serviva un contributo in più anche da noi
centrocampisti. Vlahovic non sarà felice ma tutta la squadra deve metterlo
nelle condizioni di segnare". Non è
il miglior weekend per l’attaccante serbo che dovrà trovare tempi e modi per
aiutare maggiormente il gruppo e ottimizzare al massimo le occasioni in area di
rigore.
Insomma, per vedere la vera Juve bisognerà aspettare il nuovo centrocampo, per ora Locatelli e McKennie garantiscono passo e quantità, ma non la qualità che vorrebbe Motta. Nella testa dell'allenatore bianconero c'è la formula Thuram, Douglas Luiz e Koopmeiners, ma nessuno dei tre è in condizione ottimale e schierarli tutti insieme sarebbe stato un rischio enorme.
di
Mario Lorenzo Passiatore