Calciomercato

La calcolatrice Mbappé, tutte le cifre irreali della proposta araba: perché sì, perché no

25/07/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

Numeri enormi in grado di mettere in crisi persino il giocatore più forte del pianeta insieme ad Haaland e costringerlo a una riflessione accurata. Ogni virgola vale una vagonata di milioni. Al-Khelaifi ha già deciso, adesso è questione di principio: perché sì, perché no.

Ormai è più di una frattura, quella tra il PSG e Kylian Mbappé è una storia dall’epilogo scontato. Il calciatore francese ha il contratto in scadenza nel 2024 e vorrebbe raggiungere Madrid nella prossima stagione a parametro zero. Ma Al-Khelaifi ha alzato il muro: via subito alla condizioni del club, senza alcun margine di trattativa.

Il Real sa di avere il gradimento totale del calciatore ma eviterebbe volentieri il mega-assegno in questa sessione di mercato. Dall’Arabia è arrivata la proposta indecente da parte dell’Al-Hilal: 300 milioni al PSG e 700 al calciatore per una sola stagione. Da Parigi hanno detto “sì”, Mbappé non vorrebbe fare un anno così proprio nella stagione che ci condurrà a Euro 2024. Eppure i soldi sono tanti, per cui le valutazioni del suo entourage sono in corso.

Arabia: perché sì
Calcolatrice alla mano, siamo di fronte a cifre irreali:  22 euro al secondo, 1320 euro al minuto, più di 79 mila euro all'ora, 1 milione e 900 mila al giorno, 57 milioni al mese. Fine delle operazioni e, forse, delle trasmissioni.
Da Parigi sarebbero felicissimi, da Madrid osservano con cautela, forti dell’accordo con il calciatore che potrebbe andare via un anno e ripresentarsi in Spagna con una valigia carica di soldi e di sogni.

Perché no
L’Europeo al termine della stagione impone le opportune riflessioni e arrivare in una certa condizione vuol dire misurarsi costantemente in uno scenario competitivo. Il Real Madrid pur di non pagare il cartellino al PSG in questa sessione, sarebbe disposto a versare un mega-bonus alla firma al calciatore nel 2024. Manca l’ultimo step prima di sciogliere tutti i nodi sul futuro. E che nodi.

di Mario Lorenzo Passiatore

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