Serie A
Lippi sicuro: “Non mi interessava fare bella figura, la cosa importante era trasmettere…”
26/02/2024
di Mario Lorenzo Passiatore
L’ex commissario tecnico della nazionale ha parlato prima del suo docufilm “Adesso vinco io” e ha fatto riferimento alle sue strategie vincenti che ha adottato nel corso della carriera. "Io volevo trasmettere alle persone che lavoravano con me la fiducia di poter essere vincenti”.
“Adesso vinco io”, mai nome fu più azzeccato per uno che ha vinto praticamente tutto con la maglia della Juve e conquistato il bersaglio grosso del Mondiale con gli azzurri nel 2006. Un allenatore carismatico in grado di incidere con i fatti con la dialettica sul gruppo. Essere vincenti vuol dire toccare anche le corde giuste al momento giusto. Lippi ha parlato della suo percorso da allenatore ai microfoni di Sky Sport in occasione della presentazione del suo docufilm.
"Io volevo trasmettere alle persone che lavoravano con me la fiducia di poter essere vincenti. Non solo partecipare e fare bella figura, ma vincere. Soprattutto se hai la fortuna o l'abilità di trovarti o scegliere giocatori bravi. Io avevo squadre forti e ci ho messo del mio facendole rendere al massimo delle loro possibilità".
Giocare bene o pensare al sodo e conquistare i risultati. A volte le due cose coincidono e sono la diretta conseguenza dell’altra. "In assoluto è sempre meglio fare risultati rispetto a giocar bene. Però è semplice pensare che senza giocare bene è difficile fare risultati. Perciò giocare un buon calcio, utilitaristico e non fine a se stesso, è la via migliore per ottenerli".
Poi un pensiero a Luciano Spalletti, l’uomo che si appresta a preparare con grande attenzione il prossimo Europeo sulla panchina della nazionale. "Come idea è il massimo che possa esserci. Oltre che un amico è una persona di grande capacità e cultura calcistica, simpatica, che ti trasmette sensazioni positive. Mi sembra stia nascendo una squadra che ha le sue qualità".
di Mario Lorenzo Passiatore