Spagna-Francia e Olanda-Inghilterra, sono le quattro
semifinaliste che si affronteranno in questi giorni. Germania a parte, sono arrivate
le squadre più attrezzate della competizione. La Spagna ha fatto vedere
qualcosa in più sul piano del gioco e delle occasioni rispetto a tutte le
pretendenti al titolo.
In cima alla lista delle delusioni compare proprio
l’Italia, fuori agli ottavi contro la Svizzera, ma quasi mai convincente nelle
tre partite precedenti, come ammesso e riconosciuto dallo stesso Luciano
Spalletti, bersagliato da gran parte della critica italiana. L’eliminazione
degli azzurri non è passata inosservata e ha fatto rumore in tutta Europa. In
queste ore ha parlato Philipp Lahm a La Repubblica, leggenda del Bayern Monaco e della
nazionale tedesca.
"Ho visto la partita contro la Croazia. A me piace vedere
l’organizzazione difensiva dell’Italia, è un esempio. Ha un’idea molto chiara
su cosa fare. Quello che manca è l’iniziativa individuale nella fase offensiva,
gli uno contro uno in attacco. Nel 2006 avevate Buffon, Cannavaro, Gattuso,
Totti. E altri in panchina".
La
Germania negli anni ’90 è ripartita costruendo molteplici centri federali e nell’ultimo
ventennio ha cercato di far emergere i talenti in tutto il territorio, un modo
per incentivare e rendere visibili i ragazzi agli occhi dei tecnici e degli allenatori.
"Sono stati creati una serie di
centri di formazione giovanile che prima non c’erano: oggi sono 54 nel Paese.
Io nell’Under 16 mi allenavo 6 giorni a settimana. Non so in quanti Paesi i ragazzi
si allenino così tanto. Ogni
generazione da noi produce giovani straordinari perché il sistema è molto
strutturato. Wirtz e Musiala sono il presente della nazionale, ma anche il
futuro. Giocare tornei come questo Europeo li ha formati, li aiuterà nella
crescita in vista dei prossimi traguardi a cominciare dal Mondiale".
di
Mario Lorenzo Passiatore