Calcio Estero
Koeman sicuro: “La politica del Barcellona è sbagliata. Disastri anche con Messi e…”
07/07/2023
di Mario Lorenzo Passiatore
L’ex allenatore del Barcellona ha speso parole forti contro il suo vecchio club per gli ultimi movimenti di mercato. Ha menzionato anche un calciatore acquistato nell’ultima sessione estiva: “Sono operazioni sbagliate per una società che vuole guardare al futuro. Ma evidentemente…”
Non si sono lasciati benissimo, eppure si erano tanto amati in parentesi diverse. Da giocatore negli anni novanta, poi da assistente e da allenatore nel 2020. Koeman e il Barcellona hanno avuto una relazione che si è consumata negli anni. Rambo adesso è il commissario tecnico dell’Olanda, tornato in panchina nel 2023 dopo la prima esperienza dal 2018 al 2020. Dunque: Olanda, Barcellona e ancora Olanda.
Marca ha ripreso le sue parole contro il club di Laporta. Ci sono pochi complimenti e una serie di appunti critici per la nuova politica del Barcellona. Acquistare giocatori pronti senza guardare la carta d’identità.
"Dall'esterno, si può parlare dell'età dei giocatori presi nei trasferimenti. Né finanziariamente né dal punto di vista calcistico stanno lavorando per il futuro. Gundogan è un grande giocatore, ma non per una società che deve guardare al futuro. Sono acquisti per due o tre anni".
In queste ore Piqué ha spiegato che la situazione dei blaugrana resta preoccupante dal punto di vista economico. Un concetto ribadito anche da Koeman che ha raccontato la sua ultima esperienza in Catalogna.
"Quando ero allenatore non c'erano soldi e vedevo che c'erano giocatori come Pedri, Nico, Gavi. In Olanda siamo abituati a dare opportunità ai giovani. Bisogna lavorare per avere un buon futuro. Ovviamente non giudico il valore di Gundogan ma non si possono ingaggiare due o tre giocatori di queste età ogni stagione. Un acquisto di un giocatore di 22 anni è meglio di uno di 32 o 33 pensando al futuro".
Poi ha contestato la cessione di Messi e le modalità con cui è stato ceduto al PSG. “Un grosso errore per il Barcellona far uscire Leo. E’ il modo di trattare qualcuno, una persona importante per il club, e non è stato un affare molto onesto. Io su questo ho le miei idee".
di Mario Lorenzo Passiatore