Cinque anni di Lazio e un po’ di gol, bastano per esprimere
un giudizio e farsi un’idea. Da quelle parti ha lasciato un ricordo importante
dalla stagione 2011-2016. Professionista esemplare, quattro mondiali disputati,
uno vinto e sedici reti realizzate in ventiquattro presenze. Un record per la
massima competizione per nazionali. Miro Klose resta il prototipo del
professionista ideale: l'uomo, prima che il bomber, che tutti vorrebbero in squadra.
In queste ore è tornato a parlare di Lazio dalle colonne del
Messaggero. Ha espresso un parere sul suo ex compagno che arrivò in
biancoceleste dal 2015, quando venne acquistato dal Genk. Un colpo silenzioso del duo Tare - Lotito che si rivelò iper impattante per la Lazio e la nostra Serie A.
Dunque, Milinkovic condivise una parentesi
proprio con Klose. L’ex attaccante tedesco non si aspettava una decisione del
genere in questo momento della sua carriera. Anche se, ad onore del vero, venti
milioni di euro all'anno, sono tantissimi e difficili da rifiutare.
"Mi ha un po’ sconvolto. Io ho giocato con lui, lo
conosco come giocatore e professionista, era perfetto per la Liga o la Premier.
Campionati veri che gli avrebbero permesso di disputare la Champions. In
carriera è un passo che va compiuto, altrimenti ti rimane il rimorso. Rispetto
la sua decisione, ma non la condivido. Era meglio andare ovunque piuttosto che
finire nel deserto".
di
Mario Lorenzo Passiatore