Calcio Estero
Klopp: “Mondiali? Io ero in vacanza, il problema è dei giocatori perché…”
12/12/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
L’allenatore dei Reds è tornato nuovamente a parlare del calendario e dei Mondiali in Qatar. La sua preoccupazione è rivolta tutta verso i calciatori e i conti non tornano: “Si ricomincia con un calendario fitto, è questo il problema, dopo la finale mondiale si gioca subito…”
Se cercate risposte da zero a zero non passate dalle parti di Liverpool. Jurgen Klopp non l’ha vissuta poi così male la sosta mondiale: ha staccato la spina e si è rilassato prima di riprendere il tour europeo delle amichevoli. Proprio in occasione della sconfitta dei Reds contro il Lione, l’allenatore tedesco è stato nuovamente incalzato sul tema nazionali.
Insomma, che questo Mondiale non piacesse a Klopp, non è certamente un mistero. Lo aveva già fatto capire a più riprese nel corso della stagione. E neppure un calendario così carico di appuntamenti riscontrava il suo ampio gradimento. Ci sta, anche Guardiola aveva invocato a gran voce una distribuzione diversa degli appuntamenti: “Si gioca troppo e si tutelano poco i calciatori”. Il messaggio è più o meno lo stesso. Ma il tecnico del Liverpool ha voluto spiegare ancora una volta il suo punto di vista.
“Abbiamo già parlato a lungo dei Mondiali. Per me è stato un periodo positivo perché sono andato in vacanza per tre settimane. Ora torniamo ad allenarci, ma se pensiamo ai giocatori, la finale è il 18 dicembre e il 22 ricomincia la Coppa di Lega, poi si giocherà il 26, il 30 e il 2 e poi il 5 o 6 gennaio. Si ricomincia con un calendario fitto, è questo il problema. Per me non è mai stato un problema.”
Zero problemi per lui, tanti grattacapi per i calciatori. Pensate che in Serie A si torna a giocare il 4 gennaio, oltre due settimane di stacco dalla finale mondiale. In Inghilterra nello stesso arco temporale avranno già disputato quattro partite tra campionato e coppa. Insomma, i conti vien facile farli, ma è anche lecito porsi un paio di domande: meglio giocare subito o è giusto ripartire prima della befana e dar fiato ai calciatori?
di Mario Lorenzo Passiatore
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