Moise e Mario, per tre stagioni insieme dal 2016 al
2019 in maglia bianconera. Attaccanti di professione, uno esperto e navigato, l’altro
giovane e pronto a rubare i trucchi del mestiere. Kean nell’ultimo mese si è
guadagnano la fiducia di Max Allegri a suon di prestazioni, approfittandone
degli infortuni e del calo di prestazione dei suoi colleghi di reparto.
In queste ore
ha rilasciato un’interessante intervista al podcast F19, raccontando il suo primo approccio con Mario Mandzukic, o
meglio “Mister no good”. Sorrisi pochi, parole ancora meno, ma quando c’era da
indirizzare qualcuno lo faceva con estrema semplicità e schiettezza. Dal punto
di vista del carisma e della personalità, Kean l’ha paragonato a Ibra.
“Se ti parlo del
mondo dello sport ti posso dire Mandžukić che ha giocato con me, più o meno ha
lo stesso carattere di Zlatan Ibrahimović. Lui non parla tanto, Zlatan invece
magari si esprime. Con me parlava, però, era più per insultarmi."
Insomma, nessuna carezza. Il metodo Mandzukic era
chiaro e definito, soprattutto con i più giovani. Come racconta Kean nel suo
ultimo aneddoto di campo.
"Una volta mi ero
andato ad allenare in prima squadra, avevo 15 anni, e lui mi fa: '15 anni e sei
in prima squadra?' . Poi io ero vicino a lui, arrivo e mi fa: 'Cosa fai
qua?'. Gli ho risposto: 'Anche io cerco di diventare come te'. E lui: 'Guarda
che fai il provino e domani torni indietro'. Poi ho chiamato un mio amico e gli
ho detto: 'Qua la situazione è grave.'"
di
Mario Lorenzo Passiatore