La
ricostruzione Juve passa dall’investitura diretta di Elkann a Giuntoli. Il
dirigente bianconero avrà pieni poteri e responsabilità sulla gestione tecnica
del nuovo corso. In casa Juve si sta lavorando sul profilo ideale da cui
ripartire in estate. L’avventura di Allegri in bianconero sembra quasi al
capolinea, nonostante un contratto in essere fino al 2025.
Giuntoli
punta a un accordo, o meglio a una via d’uscita anticipata, per poi avere
strada libera su Thiago Motta. Sembra lui il profilo designato: giovane e bravo
con i giovani. Nel corso dell’ultima puntata di Pressing, ha parlato Ivan
Zazzaroni, il direttore del Corriere dello Sport ha parlato di quello che
potrebbe accadere nelle prossime settimane all’interno dell’ambiente Juve”.
“Dalle
parti di Torino si dice che c'è solo una scelta per il dopo Allegri ed è quella
di Thiago Motta. La lettera di Elkann si presta a due letture e per la prima
non è presente il nome di Allegri ma solo quello di Giuntoli per cui è una
chiusura, a me sembra evidente perché avrebbe potuto nominarlo
l'allenatore. La seconda lettura è molto FIAT e dice: 'Caro Giuntoli
quest'anno è andata così e sei arrivato tardi, attenzione che adesso sei tu che
hai il pieno potere e piene responsabilità sull'aspetto tecnico'.
Quindi è
un'assunzione di responsabilità - continua Zazzaroni - che come direbbe Giuntoli gli hanno dato in
mano la patata bollente perché i soldi sono pochi e deve fare mercato, la
Champions qualcosa garantisce ma per fare una squadra da Champions con 8
partite, Mondiale per Club a giugno servono investimenti molto importanti e non
ci sono le condizioni in questo momento e non credo che possa scavare tanti
soldi da Soulè, Iling Jr quindi mi sembra complicata la situazione come ha
rivelato anche Fabbiani della Lazio".
di
Mario Lorenzo Passiatore