L’Inter ride
e si gode la notte di Milano. L’Euro –Derby, il successo sui cugini ha dato una
nuova spallata emotiva alla squadra di Stefano Pioli che, nel doppio confronto
europeo, ha incassato tre gol senza mai segnare. Inzaghi vince 3 a 0 nel
computo delle due partite e, ai punti, avrebbe meritato (tra andata e ritorno)
anche un punteggio più largo in rapporto alle occasioni prodotte dai
nerazzurri.
La strada
per Istanbul è tracciata, l’Inter potrà godersi dal divano la sua prossima
finalista, con la serenità di aver già staccato il primo pass. E’ stata un’annata
complicata sul piano dei giudizi, spesso il tecnico è finito nel mirino della
critica per le molteplici sconfitte in campionato, ma è doveroso ammettere che
il percorso in Champions è stato decisamente diverso, tale da conquistare la
sua prima finale europea da allenatore.
Ivan Zazzaroni,
direttore del Corriere dello Sport, ha parlato di miracolo di Simone Inzaghi,
sostenuto da una dose di buona sorte durante il percorso. Comincia proprio in
questo modo: il miracolo di Mister Spiaze. “Ha compiuto un autentico miracolo,
è stato bravo, paziente, anche troppo, e fortunato: ha avuto la road to
Istanbul facilitata dall’assenza di Real o ManCity. Tutto sommato, però, il
percorso semplificato se l’è meritato".
Le
critiche feroci si sono trasformate in apprezzamenti, ma ha dovuto
incassare di tutto, sia sul piano comunicativo-relazionale che dal punto di vista
dei risultati in campionato. Adesso i primi dietrofont di una frangia di
giornalisti che hanno riconosciuto la bontà del percorso e delle sue scelte.
"Già, perché
a Inzaghino è stato rimproverato di tutto. In ordine sparso, di non essere da
Inter, di giocare un solo tipo di calcio, di fare sempre le stesse
sostituzioni" e l'elenco prosegue con Correa, il fatto - secondo i critici
- di non avere piani B. Ma non solo: "Considerevole anche la madre di
tutte le cazzate, quella che lo voleva molto vicino a Zhang jr e quindi
protetto da un proprietario che da un sacco di tempo non mette il grano". Adesso comodi dal divano, in attesa del prossimo avversario.
di
Mario Lorenzo Passiatore