Pausa, ma non per tutti perché i nazionali vanno in
giro per il mondo e continuano a giocare. Sommer, attuale portiere dell’Inter,
è arrivato in estate dal Bayern Monaco e ha raccontato in queste ore al
quotidiano svizzero Blick i motivi che lo avrebbero spinto a lasciare il club
bavarese nell’ultima sessione estiva. Troppe cose in sospeso in un clima
tremendamente pesante.
A farne le spese nel corso della passata stagione
sono stati, in sequenza: Nagelsmann (quasi a sorpresa), il preparatore dei
portieri per la vicenda Neuer e i dirigenti Kahn e Salihamidzic il giorno del
trionfo scudetto del Bayern. Un comunicato pronto e scongelato nel momento
della festa. Così, Sommer ha voluto raccontare in queste ore una serie di
disagi che ha dovuto fronteggiare nel corso della passata stagione.
“Ho vissuto una situazione estremamente ‘selvaggia’ quando
ero al Bayern. Ogni giorno vi erano licenziamenti, cambiamenti. Davvero tanti
disordini e problemi vari. Da lì però ho imparato come funzionano le cose nel
Bayern: scegli uno o due giocatori e poi i media scattano. Poi si scelgono due
nuovi giocatori e così via, finché non è stato anche il mio turno. Io non avevo
voglia di difendermi pubblicamente. La cosa più importante, per me, era giocare
e aiutare la squadra ad avere successo. Per fortuna, alla fine, tutto è andato
bene. Ho vissuto davvero una situazione pesante e selvaggia”.
di
Mario Lorenzo Passiatore