Addii, stop e momenti di pausa. Anche la vita di uno
sportivo è fatta di situazione transitorie e di fasi non sempre serene. Le
riflessioni di Henry lasciano spazio a poche interpretazioni sul livello di
pressione raggiunto nel mondo del calcio. Ci sono posti in cui è più difficile
imporsi e altri dove addirittura si fa fatica a gestire la quotidianità.
Gli
ultimi due addii sono stati annunciati diversi mesi prima, tra lo sconforto dei
tifosi del Liverpool per Klopp e, forse, il sollievo dei tifosi del Barcellona
per l’andamento di Xavi. Lo stress logora tutti, soprattutto gli allenatori, su
cui grava la responsabilità di una buona
fetta della stagione.
Così l’ex attaccante di Barcellona e Arsenal ne ha
parlato a CBS Sport, schierandosi dalla parte dei tecnici. “Guardiola allenava il
Barcellona e si è preso un anno sabbatico. Klopp allena il Liverpool e si
ferma. Xavi è al Barcellona e ha deciso di fermarsi anche lui. Grandi club,
grandi allenatori. Dovrebbe essere un
lavoro da sogno ma loro lo lasciano. Oggi c'è tanta pressione, tutti
credono di avere voce in capitolo con i social media. È difficile essere un
allenatore e a nessuno importa di te. A un certo punto dovrai prenderti cura di
te stesso".
Henry poi ha chiesto ai tifosi del Liverpool di
comprendere e accettare la decisione di Klopp di fermarsi. "Capisco che non sia molto piacevole per i tifosi e per tutte le
persone coinvolte, compresi i giornalisti, ma non pensate solo a voi stessi e
non pensate che alla Premier League mancherà Klopp, che al Liverpool mancherà
Klopp. Lo sappiamo che è vero, ma gli mancava la sua famiglia, gli mancava il
tempo libero. Quando ho saputo la notizia mi sono detto: 'Buon per lui'”.
di
Mario Lorenzo Passiatore