Manchester City – Bayern Monaco, ci siamo. Domani sera andrà
in scena l’andata del quarto di finale di Champions League tra Pep Guardiola e
Thomas Tuchel. I due si erano già incontrati nel 2021 in finale, a spuntarla fu
proprio l’allenatore tedesco, allora tecnico del Chelsea. Decisivo per i
londinesi il gol di Kai Havertz (0-1) e coppa nelle mani del Chelsea. Guardiola
nella conferenza pre – Bayern è tornato a parlare di quella partita. Una ferita
che fa ancora male, ma sembrerebbe ormai superata.
“Purtroppo è andata così, un mese dopo ho riguardato la
partita e non era stata così negativa come pensavo. Una partita serrata,
scordiamocela e riproviamo. A volte vinci meritando, altre perdi, ma non vivo
nel passato, fa tutto parte del gioco. Lui e Nagelsmann sono due manager
creativi, così come le formazioni che schierano. Sarebbe stata difficile contro
uno, sarà difficile con l'altro. Mi ha sorpreso cos'è successo con Nagelsmann
ma non posso dare un vero parere, quando un allenatore viene licenziato e il
suo successore va bene la gente dice che è stata una buona scelta. Quando vanno
peggio, sentono la mancanza."
A freddo si fanno tante riflessioni sulla gara, sulla
gestione, su come distribuire i cambi nel corso della partita. E’ successo
anche al tecnico catalano, quella di rigiocarla nella testa e vivisezionare
ogni singolo momento. "Se perdi,
perdi. Forse qualche decisione (sua, ndr) è stata sbagliata, magari qualche
altra scelta sarebbe stata eccezionale. Ci sono motivi per cui decido, nessun
rimpianto, non aiuterebbe a cambiare il presente. Prima di ogni partita
pianifico: se vinco ho ragione, se perdo ho torto". A adesso si
riparte da un’altra partita per conquistare la sua personale rivincita.
di
Mario Lorenzo Passiatore