Una partita a senso
unico, dal primo all’ultimo minuto. Il Manchester City di Pep Guardiola ha
dominato in ogni zona del campo il Real Madrid di Carlo Ancelotti. La gara
perfetta, sempre in pieno controllo e quasi mai esposta alle controindicazioni
del possesso nella metà campo avversaria.
Il City è riuscito a
soffocare le ripartenze sistematiche di Vinicius, con una marcatura asfissiante
e su misura di Walker. Troppo City per tutto il Real, Rodri aveva parlato di
vendetta all’alba della prima conferenza del Bernabeu, certamente è stato un
riscatto vero rispetto alle due semifinali della passata stagione.
Guardiola ha
manifestato tutta la sua soddisfazione per la prova dei suoi uomini. Proprio
così, come l’aveva studiata e preparata nei minimi dettagli. "Siamo in
finale di Champions e questo non succede spesso. Provo molta felicità per
esserci. È la seconda volta in tre anni. Adesso prepariamo la gara di domenica
che potrebbe aiutarci a vincere il campionato e poi penseremo alla Champions”.
così Guardiola La Champions non è un’ossessione, è semplicemente speciale.
Sappiamo che è una competizione difficile. Abbiamo fatto una grande gara,
specie nel primo tempo, mentre nel secondo non abbiamo avuto il ritmo giusto.
Ma siamo in finale, siamo lì”.
Un filo oltre con il pensiero, già proiettato verso
l’Inter di Simone Inzaghi, la squadra che affronterà Haaland e soci a Istanbul. Il tecnico
catalano ha elogiato la storia e la tradizione del nostro calcio. "Giocare una finale contro
una squadra italiana non è mai il massimo, dovremo prepararci
bene mentalmente contro di loro, ma ci sarà tempo per farlo".
di
Mario Lorenzo Passiatore