Umori
diversi e momenti differenti. L’ultima partita conta ma fino a un certo punto,
il derby ci ha spesso dimostrato che chi sta peggio può anche spuntarla. La
Roma è reduce dalla bufera post Slavia Praga che ha travolto tutto il gruppo
squadra. Le parole di Mourinho non hanno nulla di casuale, ma sono talmente
forti da chiedersi che tipo di effetti avranno nelle prossime ore.
Sarri e
Mou sono tornati a pizzicarsi già in settimana e, presumibilmente,
continueranno a farlo nella conferenza pre-partita. La Roma è settima, la Lazio
decima, ma divise da un solo punto. In queste ore ha rilasciato un’interessante
intervista a TuttoRoma Giuseppe Giannini, quindici anni con i colori
giallorossi sulla pelle.
“Mourinho ha
massacrato i giocatori nello spogliatoio per spronarli in vista di domenica, è
stata una mossa d’istinto quasi studiata. Lo Special One è un grande allenatore,
ma non essendo stato un grande calciatore, forse a volte non riesce a capire
quando qualche giocatore cerca di arrivare fresco e lucido all’appuntamento più
importante, risparmiando energie nel match prima”.
Per Giannini
non ci sono rischi, il gruppo è con Mou nonostante la sfuriata pesante di
giovedì sera. “Un allenatore che attacca
i calciatori sulla professionalità ci fa capire che ha in pugno lo spogliatoio
e il silenzio stampa imposto indica che è al comando e si trova al di sopra di
tutti i giocatori e di qualsiasi personalità ci sia nello spogliatoio. Questo
mi lascia un po’ perplesso perché comunque ci sono giocatori importanti, come
Lukaku e i vari nazionali”.
di
Mario Lorenzo Passiatore