Calcio Totale Racconta

Galliani, Berlusconi e l’idea di prendere il Milan: “Quella sera sembravamo Totò e Peppino”

12/06/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

In una delle ultime interviste, lo storico braccio destro di Berlusconi ha raccontato un aneddoto curioso su come nacque l’idea di comprare il club. Un incontro fortuito a St. Moritz cambiò il corso degli eventi: “Faceva un freddo tremendo, incontrammo per strada il clan Agnelli e…”

E’ morto a 86 anni uno dei personaggi più influenti del nostro paese. Silvio Berlusconi ha lavorato su più fronti, senza mai porre limite ai sogni. L’edilizia, la politica, il calcio, il mondo della comunicazione, le tv. Un’ascesa continua che gli ha permesso di ricoprire sempre ruoli di primissimo piano e di assoluto rilievo.

L’amore per il calcio nasce a metà anni ’80. C’era la curiosità di acquistare un club e provare a cambiarne il corso degli eventi, scrivendo una nuova storia. Il Milan, la squadra con la quale riuscirà a portare a casa ben 29 trofei. Un autentico visionario nel modo di investire e di introdurre nuove idee in un settore che sembrava giunto al suo apice.

In una delle ultime interviste al Corriere della Sera, Adriano Galliani, storico braccio destro e storico amministratore delegato del Milan, ha raccontato come nacque l’idea di acquistare il club. Grazie a un incontro fortuito con l’avvocato Agnelli che solleticò la fantasia di Silvio.

“Era il Capodanno 1986  - racconta Galliani. Sono in vacanza nella villa del presidente a St. Moritz, con Confalonieri e Dell’Utri. Fa un freddo tremendo, usciamo imbacuccati per andare a prendere l’aperitivo al Palace e incrociamo il clan Agnelli: l’Avvocato con la camicia aperta, Montezemolo con il ciuffo, Jas Gawronski elegantissimo, forse Malagò. Al confronto noi sembravamo Totò e Peppino. Condividiamo il tavolo. Alla fine Berlusconi ci dice: ‘Potremo fare anche noi grandi cose, ma non saremo mai come loro. Ci mancano venti centimetri di statura e il coraggio di esporre il petto villoso sottozero’. Qualche giorno dopo ci propose di prendere il Milan”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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