Calcio Totale Racconta

Galliani: “Costacurta mi ha messo in difficoltà. I capitani andavano ad Arcore, Milan unico al Mondo per..."

30/05/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

L’ex Ad del Milan ha presentato il suo libro a Milano e ha raccontato una serie di aneddoti curiosi sulla famiglia Maldini, Baresi, Costacurta e la storia dei rossoneri. “Il Capitano aveva l’onore ed il privilegio di andare direttamente ad Arcore, trovava un accordo con il presidente Berlusconi…”

“Le memorie di Adriano G”. E’ il libro di Galliani che è stato presentato ieri presso il Teatro Manzoni di Milano, alla presenze di tante eccellenze del mondo del calcio. Non poteva mancare Paolo Maldini, capitano e uomo simbolo del suo Milan e ora anima e dirigente del Milan odierno.

Una raccolta di aneddoti, curiosità, retroscena e momenti di sana ilarità. Questo e tanto altro è venuto fuori nel corso della presentazione. L’attuale dirigente del Monza ha parlato delle icone che hanno segnato la storia del club rossonero: dalla famiglia Maldini a Franco Baresi.

“Paolo ha giustamente ricordato il suo papà, io ho molta nostalgia di quel calcio. In un calcio dei parametri zero, delle commissioni miliardarie e tutto quello che succede quando noi arriviamo a Paolo Maldini, era l’86, lui aveva 17 anni, era titolare nel Milan da più di un anno ed era in scadenza di contratto. Il Milan ha una caratteristica romantica, nessuna squadra d’Europa, non conosco in Sudamerica ma penso neanche lì, ha avuto la buona sorte di avere due capitani, papà e figlio, che vincono entrambi la Champions League. È una cosa che non capita e non so se capiterà ancora. Infatti, a differenza della maglia di Franco Baresi che è stata ritirata in eterno, la maglia di Paolo Maldini è stata ritirata ma ha una chance, se un suo figlio dovesse essere nel Milan e dovesse sollevare la Coppa allora si può riproporre la numero 3”.

Il rapporto umano con papà Cesare. “Tornando al contratto, cosa diceva Cesare? Magari non trovavamo l’accordo la prima volta, la seconda volta ecc ecc. Ma lui mi confortava quando andava via, non mi spaventava. Mi diceva: ‘Stai tranquillo Adriano, in ogni caso io Paolo non lo porto via’. E questa è una cosa che ricorderò per sempre. Invece di Franco (Baresi, ndr), l’immortale capitano, ricordo una cosa: nei miei 31 anni ho sempre negoziato i contratti economici con tutti i calciatori, ad eccezione di uno, il Capitano. Il Capitano aveva l’onore ed il privilegio di andare direttamente ad Arcore, trovava un accordo con il presidente Berlusconi, poi mi dicevano la cifra e io battevo a macchina, si diceva una volta”.

Poi l’aneddoto di Costacurta, prima della firma del contratto succedeva sempre una cosa singolare. “Il giocatore che più mi ha messo in difficoltà era Billy Costacurta. Billy Costacurta, il più intelligente della banda, era l’unico giocatore che arrivava, firmava in bianco e poi mi diceva: ‘Lei capisce molto di calcio, quindi sa quanto guadagnano Tassotti, Baresi e Maldini, veda un po’ lei’. E io rimanevo scioccato (ride, ndr)”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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