Calcio Estero
Il Galatasaray è disposto a pagare pur di liberarsi del suo allenatore
12/05/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
C’è fermento ad Istanbul dove sperano di cambiare nuovamente allenatore dopo i risultati che hanno raccolto nel corso dell’ultima stagione. E’ stato il vice di un grande tecnico per undici anni, ma da quando ha deciso di mettersi in proprio le cose non sono mai andate per il verso giusto. E ora l’ultima avventura sembra giunta al capolinea, con il club che ha messo sul tavolo un po’ di soldi pur di risolvere il contratto
Ci sono matrimoni che fanno fatica a consolidarsi nel tempo e forse non avrebbero dovuto nemmeno consumarsi. Il calcio è pieno di promesse e storie non a lieto a fine. Come ogni rapporto di lavoro, non per forza bisogna continuare se non c’è più sintonia. Siamo in Turchia e il protagonista è Domènec Torrent che i più invasati conosceranno o ne avranno già sentito parlare almeno una volta. Storico vice di Pep Guardiola per undici anni: dal Barcellona B sino al Manchester City. Poi ha deciso di camminare da solo nel 2018, prima l’esperienza al New York City, in sella per pochi mesi. E poi il viaggio in Brasile, stretta di mano e firma con il Flamengo. Anche qui non si va oltre una breve parentesi temporale, passano poco meno di quattro mesi e poi viene esonerato.
L’ultima chiamata è dalla Turchia, a Gennaio 2022 Fatih Terim si dimette e il suo Galatasaray contrattualizza Torrent. Il club è in profonda crisi (tredicesimo nel campionato turco), in cerca di riscatto e soprattutto di punti per cambiare una classifica che è troppo brutta per essere vera. Dopo quattro mesi le aspettative della dirigenza sono disattese, il Galatasaray è sempre tredicesimo, con trenta punti di distacco dal Trabzonspor, che ha vinto il campionato dopo 40 anni di attesa.
Adesso il club vorrebbe dare il benservito a Torrent, che ha firmato fino al 2023 per 2,1 milioni di euro. Il tecnico catalano si tiene stretta la panchina, forte dell’accordo firmato qualche mese fa. Così, Burak Elmas, presidente del club, avrebbe messo sul banco un milione di euro pur di liberarsi di lui e risolvere il contratto. Il braccio di ferro è già partito e, da quanto trapela dalla stampa turca, Torrent non sembrerebbe intenzionato a mollare, in attesa di una mossa ufficiale da parte della società. Forse la più drastica, ma anche la più costosa.
di Mario Lorenzo Passiatore