Calcio Estero

Evra torna a pungere Guardiola: “Ecco perché ora non hanno scuse”

26/09/2022

di Mario Lorenzo Passiatore

L’ex calciatore dello United ha parlato dell’impatto di Haaland in Premier a Manchester Evening News, il centravanti norvegese è perfettamente integrato negli automatismi del City. Poi non ha perso l’occasione per mettere pressione ai rivali di sempre: “Vincevano il campionato anche senza un centravanti, ma in Champions League hanno fatto fatica e ora…”

Evra – Guardiola, capitolo terzo. La sosta nazionali è fatta di momenti di riflessione, interviste e bilanci per il primo mini ciclo dei campionati. In Inghilterra continua a far rumore il rendimento di Erling Haaland e l’esonero lampo di Thomas Tuchel. Tra campionato e coppa l’attaccante di Guardiola ha raggiunto quota 14 gol stagionali, già a settembre.

Un cyborg costruito per riscrivere tutti i record nei prossimi anni. E’ l’uomo in più di Pep Guardiola che in estate ha deciso di investire pesantemente sull’attaccante, cambiando in parte il suo modo di giocare. I meccanismi del City stanno esaltando al massimo le capacità individuali del bomber norvegese. Un giocatore che riesce a capitalizzare quasi ogni occasione da gol.

Tanti ex calciatori si sono espressi in questi giorni dando un parere sul rendimento con la maglia dei Citizens. L’ultimo in ordine cronologico è stato Patrice Evra, ex bandiera dello United, che non ha nascosto la sua ammirazione per Haaland. “È un mostro. Usa il fisico, davanti alla porta è un killer, ha i movimenti giusti, è anche rapido per essere uno che è alto è forte. Sembra un felino”.

Tra Evra e Guardiola non c’è mai stata grande simpatia. L’ex terzino dei Red Devils, dopo l’ultima eliminazione in Champions con il Real Madrid, ha attaccato pesantemente il tecnico catalano, considerandolo il vero responsabile del ko subito in rimonta dalla squadra di Ancelotti. Adesso è tornato a pungerlo, un modo per mettere pressione a tutto l’ambiente in vista dei prossimi mesi.

“Haaland li ha rimessi in carreggiata e il motivo è che è un centravanti, un vero centravanti. Il City vinceva il campionato anche senza un centravanti, ma in Champions League hanno fatto fatica. Ora mi sembra che non abbiano più scuse. Quando hanno perso la finale contro il Chelsea è perché Guardiola ha deciso che avrebbero giocato senza centravanti. Ma adesso non succederà più”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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