La rottura tra Mourinho e la Roma ha scatenato una serie di
reazioni da parte degli addetti ai lavori che hanno espresso la loro idea sulla
vicenda. Angelo Di Livio è nato a Roma e ci passato sportivamente nella
stagione ’84-85, poi un lungo trascorso con le maglie di Juventus e Fiorentina.
L’ex soldatino, come venne ribattezzato ai tempi con la maglia bianconera, ha
fatto la sua disamina (su Tvplay) sul momento dei giallorossi, post esonero di
Mou. Ha punzecchiato il tecnico portoghese e mandato due frecciatine anche ai
Friedkin.
"Mandare
via Mourinho dopo il derby non l’ho trovato giusto, avrei aspettato fine
stagione. Io quando giocavo non mi piaceva quando l’allenatore veniva esonerato
a campionato in corso perché comunque dopo ne arriva uno nuovo che porta
qualcosa di diverso".
Sono saltati gli equilibri interni, specie quelli gestionali
dello spogliatoio. E’ una delle chiavi di lettura date da Di Livio. "La cosa che dà più fastidio ai
giocatori è dire pubblicamente che non hai una rosa competitiva, puoi solo fare
male al gruppo. Ma non solo, anche la società secondo me si è infastidita di
queste situazioni e delle tante espulsioni".
Le recriminazioni di Mou e le tante lamentele circa il valore
dell’organico, avrebbero irrigidito buona fetta della proprietà. “Mourinho non si è mai adeguato alla rosa
che aveva, che non è di certo scarsa. Ci deve essere un lavoro settimanale che
lui e il suo staff non sono stati in grado di portare avanti. Fiorentina e
Bologna non sono più forti della Roma, ma con l’allenamento quotidiano sono più
avanti in classifica. Lukaku, Dybala e Rui Patricio sono giocatori voluti da
lui, così come Bonucci lo voleva Mourinho. Per queste ragioni non può criticare
una squadra voluta da lui".
di
Mario Lorenzo Passiatore