Calcio Estero

Di Canio su Ronaldo: “Anarchico assoluto, non fa bene a giovani, così Ten Hag…”

04/08/2022

di Mario Lorenzo Passiatore

L’opinionista Sky ha fatto una fotografia del momento in casa United e ha parlato di cosa non va tra CR7 e Ten Hag. Due uomini dai principi opposti che sarà difficile mettere insieme: “Resta un atleta straordinario ma nelle squadre dove si vuole costruire qualcosa e far crescere i giovani di talento, con lui è difficile”

In Premier continua a tenere banco il caso Cristiano Ronaldo. Il portoghese dopo l’ultima amichevole con il Rayo Vallecano ha lasciato lo stadio in seguito alla sostituzione. Un comportamento che Ten Hag non ha digerito definendolo “inaccettabile”. Il tecnico olandese ha sempre anteposto le logiche del gruppo a quelle dei singoli e quando è stato incalzato dal giornalista ha espresso con una parola tutto il suo malcontento.

CR7 vuole lasciare Manchester (non è più un mistero) e spera di giocare la Champions. Ma le potenziali pretendenti si sono fatte da parte. La sensazione è che potrebbe ripetersi la stessa dinamica della passata stagione, quando il giocatore lasciò Torino nelle ultime ore di mercato. Ad analizzare il momento a Sky Sport, è stato l’opinionista Paolo Di Canio che ha fatto una disamina in casa United. Ha diviso la forza del Ronaldo atleta, dal CR7 uomo squadra, dal quale si sente di prendere le distanze e di schierarsi ampiamente con Ten Hag.

“Ten Hag è arrivato con tutti i buoni propositi, sapeva della richiesta di Ronaldo di andare via ma si è comportato da professionista serio, sa che è una faccenda che riguarda la società. E’ chiaro che così non si inizia bene, lui è un allenatore che fa dei principi di squadra la cosa principale. Ha bisogno di gente disponibile, che sappia creare gli spazi e proporsi continuamente. Certe cose a Ronaldo non puoi chiederle, è un anarchico assoluto. Resta un atleta straordinario ma nelle squadre dove si vuole costruire qualcosa e far crescere i giovani di talento, con lui è difficile. Quest’anno ancora di più, i giovani hanno bisogno di esempi, lui lo è dal punto di vista fisico e per la voglia che ci mette per migliorare se stesso. Però è una cosa prettamente individuale e non fa bene a un gruppo che deve migliorare dal punto di vista del collettivo”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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