Calcio Estero

Conte: “Abbiamo trovato 80mila avvelenati, per il ritorno…”

14/02/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

L’allenatore del Tottenham ha elogiato i rossoneri per la prestazione e poi ha fatto un riferimento al pubblico che ha spinto tanto dal primo al novantesimo: “Quando attacchi contro di loro devi stare attento a prevenire i contropiedi perché la fascia di Theo e Leao…”

Il Tottenham cade di misura a San Siro con un gol di Brahim Diaz. Partita opaca degli uomini di Conte che non sono riusciti a mettere in difficoltà il Milan nel corso dei novanta minuti. Nonostante tutto, l’1 a 0 è un risultato che tiene apertissima la sfida in vista del ritorno. Nel post gara Antonio Conte ha parlato della prestazione dei suoi uomini ai microfoni di Sky Sport. Dopo aver analizzato la gara, ha voluto chiudere con un auspicio in vista del ritorno, un invito ai tifosi degli Spurs.

“Sapevamo delle difficoltà che potevamo incontrare questa sera. L’approccio non è stato sbagliato, abbiamo concesso dopo pochi minuti un gol che potevamo evitare. La partita è stata più in discesa per loro. Quando attacchi contro di loro devi stare attento a prevenire i contropiedi perché la fascia di Theo e Leao ti può ammazzare. Il pubblico e l’atmosfera ha fatto la differenza, abbiamo trovato 80mila avvelenati. Speriamo che i nostri tifosi facciano lo stesso nella gara di ritorno”.

Sull'atteggiamento della squadra e della fase difensiva (nello specifico la prestazione di Dier), è stato abbastanza preciso e dettagliato con l'analisi. "Questa squadra ha iniziato un processo, che ci auguriamo non ci voglia tanto tempo per migliorare. Anche negli anni passati la squadra ha vissuto molto di alti e bassi. L'anno scorso nelle ultime 14 partite ne abbiamo vinte 10, concedendo pochissimo e arrivando in Champions. Tutti possono migliorare e i difensori devono stare sul pezzo, dal primo minuto a quando fischia l'arbitro. Bisogna avere pazienza e lavorare, cosa difficile quando giochi ogni tre giorni. I giocatori devono sentire la fiducia dell'allenatore, attraverso anche iniezioni di cattiveria".

di Mario Lorenzo Passiatore

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