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Cavani: “Quando ho rivisto Gattuso mi è venuto da ridere perché…”

16/11/2022

di Mario Lorenzo Passiatore

L’attaccante del Valencia ha raccontato dal ritiro della nazionale quando ha incontrato nuovamente Rino dopo tanti anni. Questa volta nei panni di allenatore e la cosa è stata abbastanza buffa: “In testa mi sono tornati ricordi di quando giocavamo contro, delle scintille e…”

Il girone è di quelli equilibrati con Portogallo, Ghana e Corea del Sud, ma l’Uruguay ha tutte le carte in regola per giocarsi lo slot da outsider di lusso in questo mondiale. Un mix di esperienza e di gioventù con un attacco esplosivo con i veterani Cavani e Suarez pronti a supportare l’energia e il vigore di Darwin Nunez. Ma non solo, anche a centrocampo ci sarà qualità e dinamismo con Bentancur e Valverde, insomma attenzione all’Uruguay.

Le migliori sorprese si costruiscono in silenzio e questo torneo è un po' l’ultimo treno per tanti. Dal ritiro della Celeste ha parlato in queste ore proprio il Matador, che si è tirato a lucido per il Mondiale, accettando la corte di Rino Gattuso e del suo Valencia nell’ultima sessione di mercato. La domanda è proprio sull’allenatore italiano, ha raccontato il suo primo incontro con Ringhio, da allenatore – giocatore.

"Quando l’ho rivisto, come prima reazione, così, istantanea, mi è venuto da ridere – ha spiegato a La Gazzetta dello Sport - In testa mi sono tornati ricordi di quando giocavamo contro, delle scintille, degli scontri, degli screzi. Del suo e del mio modo di giocare e d’intendere la partita. E improvvisamente eccoci qui nel suo ufficio alla Ciudad Deportiva di Paterna, dove si allena il Valencia. L’ho guardato, abbiamo sorriso, ci siamo abbracciati. È stato molto bello, un incontro pieno di rispetto”.

Cavani poi si è soffermato sulla scelta fatta dal Valencia in estate, approvando in toto la direzione intrapresa dalla dirigenza. Ha di fatto tracciato un profilo dell’allenatore nella sua interezza, un ulteriore attestato di stima dal ritiro della sua nazionale.

“Il Valencia ha fatto un’ottima scelta: Gattuso è uno che parla chiaro, che dice le cose con schiettezza, un tipo sincero, leale e autentico che nel corso di una carriera eccezionale è riuscito a mantenere la sua essenza naturale, vitale. Ha tanto da insegnare a questa squadra di giovani che ha voglia di rilanciarsi".

di Mario Lorenzo Passiatore

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